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IL RANCORE, LE VIOLENZE E LA RELIGIONE ORTODOSSA: COME NASCE LA FAIDA TRA MARGHERITA E I SUOI FIGLI – JOHN ELKANN, NEL REPORTAGE DI “LE POINT”, USA PAROLE DURISSIME PER LA MADRE, CHE HA SCATENATO UNA GUERRA LEGALE PER LA SUCCESSIONE: “É UNA PERSONA NATURALMENTE VIOLENTA, PIENA DI RISENTIMENTO. DENIGRAVA NOSTRO PADRE” – IL PUNTO DI ROTTURA È IL DIVORZIO DI MARGHERITA DA ALAIN ELKANN E LA NUOVA FAMIGLIA CREATA CON IL CONTE DI ORIGINE RUSSA SERGE DE PAHLEN, DI STRETTA OSSERVANZA RELIGIOSA GRECO-ORTODOSSA, INTRODOTTO NELL’APPARATO DI POTERE EX SOVIETICO – QUANDO NEL 2005 JOHN, ORMAI ALLA GUIDA DEL GRUPPO DI FAMIGLIA, LICENZIA L’ALTO DIRIGENTE DE PAHLEN, SCATTA LA “VENDETTA” DELLA MADRE… – QUELLA VOLTA CHE PUTIN FU INVITATO A VILLAR PEROSA

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Estratto dell’articolo di Mario Gerevini per il “Corriere della Sera”

 

john elkann margherita agnelli

Margherita Agnelli aveva 21 anni quando a New York l’1 aprile 1976 mise al mondo il primo dei suoi otto figli, John Elkann. Ricca lei, già ricco il neonato e una vita apparentemente in discesa. Mai come in questo caso le apparenze ingannano.

 

La guerra giudiziaria e, da ultimo, le parole durissime di John sulle violenze subìte lo dimostrano. Eppure il matrimonio a 19 anni con l’allora venticinquenne Alain Elkann, giornalista di famiglia ebraica, cittadinanza italiana francese e americana, sembrava la classica favola. [...]

 

REPORTAGE LE POINT SU JOHN ELKANN

Ed è un «sì» che unisce ricchezze e poteri di famiglie ebraico-cattoliche, industriali e banchieri che da Parigi a New York frequentano gli stessi circoli economici e politici. Ma dura poco. E da qui in poi si apre un altro mondo e comincia un’altra storia, forse all’origine di quel rancore profondo che manifesta John Elkann quando, tra l’altro, dice di sua madre al settimanale francese Le Point: «É una persona naturalmente violenta, piena di risentimento. Denigrava nostro padre. (...) La situazione è peggiorata con la sua nuova vita: avere questi tre figli da un precedente matrimonio era un problema».

 

La «nuova vita», appunto. La chiave è il divorzio di Margherita (oggi 69 anni) da Alain Elkann (74) e la nuova famiglia creata nel 1982 con il suo secondo marito, il conte di origine russa Serge de Pahlen (80), di stretta osservanza religiosa greco-ortodossa, ben introdotto nell’apparato di potere ex sovietico e in ottimi rapporti con i pezzi grossi del partito, Vladimir Putin compreso, tanto da diventare l’ambasciatore della Fiat in Russia.

 

lapo ginevra e john elkann

L’educazione dei figli segue i rigidi schemi dell’ortodossia. I tre Elkann dal 1982 (John 6 anni, Lapo 5, Ginevra 3) crescono bambini e adolescenti, per anni a Rio de Janeiro, nella nuova famiglia allargata. Tra il 1983 e il 1990 nascono i cinque figli de Pahlen. Poca mondanità, riservatezza, solide regole religiose e di convivenza familiare.

 

Gli Elkann, crescendo, si allontanano dalla madre, appoggiandosi anche al nonno Gianni che avrebbe pensato a un certo punto di adottare John. Germogliano in questo contesto familiare i semi del risentimento. E quando John, ormai legittimato dagli atti successori a essere leader del gruppo, nel 2005 licenzia l’alto dirigente Serge de Pahlen, il rancore deposita ruggine. E il dissidio sull’eredità, apparentemente risolto con gli accordi del 2004, diventa faida.

 

margherita serge de pahlen

Nel 2007 Margherita avvia l’offensiva legale. L’atto più dirompente arriva però nel dicembre 2022 quando decide di cambiare registro: dal civile (dove tutto era impantanato in mezzo a questioni di diritto) al penale. È l’esposto che denuncia con ampia documentazione la sospetta residenza fittizia in Svizzera della madre Marella Caracciolo. La Procura di Torino acquisisce le carte di Margherita e affonda gli artigli. [...]

 

Non ci sono colpevoli per ora ma questo scenario è già di per sé una temporanea «sentenza» sfavorevole a John. Il presidente di Stellantis viene scoperto, anche per «colpa» della madre, società e patrimoni in paradisi fiscali: una modalità di gestire i «risparmi» discutibile per un leader d’impresa di tale livello. Prassi o reati, si vedrà. La procura accusa gli Elkann e alcuni professionisti di truffa ai danni dello Stato e frode fiscale. L’inchiesta prorompe sui media nel febbraio 2024.

 

JOHN, LAPO, ALAIN E GINEVRA ELKANN

L’effetto collaterale più preoccupante per gli Elkann è la piega che potrebbe prendere il procedimento civile torinese sull’eredità acquisendo (come è avvenuto) atti dell’inchiesta penale. Anche i nervi dell’algido John hanno un sussulto.

 

A metà maggio esce il libro di Jennifer Clark «L’ultima dinastia» che rivela retroscena inediti della complicata convivenza degli Elkann con la famiglia de Pahlen. A fine maggio John racconta al quotidiano Avvenire delle «violenze fisiche e psicologiche» che lui, Lapo e Ginevra avrebbero subìto dalla madre. Ora con maggiori dettagli e toni ancor più duri racconta la sua verità nel reportage di Le Point. Senza più salvare le apparenze.

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