venezia surf canal grande

SONO STATI RINTRACCIATI I DUE AUSTRALIANI CHE ERANO STATI FILMATI MENTRE SFRECCIAVANO SUI LORO SURF ELETTRICI TRA VAPORETTI E GONDOLE SUL CANAL GRANDE DI VENEZIA: AI DUE VIDEOMAKER SONO STATE SEQUESTRATE LE TAVOLE DAL VALORE DI 25MILA EURO E DOVRANNO PAGARE UNA MULTA DI 1.500 EURO. NON SOLO: QUANDO SONO RIENTRATI IN CAMERA HANNO SCOPERTO DI ESSERE STATI DERUBATI E CHE ERANO SPARITI DRONI E… VIDEO

 

Da “Corriere della Sera”

 

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Non avranno bisogno del Daspo urbano, probabilmente, per decidere di starsene alla larga da Venezia nel prossimo futuro.I due «surfisti motorizzati» che mercoledì 17 agosto sono stati visti sfrecciare per i canali del centro storico lagunare e che di conseguenza sono diventati protagonisti di una caccia all’uomo durata mezza giornata, non solo si sono visti multare dai vigili veneziani, le tavole sequestrate, ma stando a quanto raccontano al loro rientro in albergo avrebbero anche scoperto di essere stati derubati; il furto, oltretutto, sarebbe importante: i due, australiani, lavorano come videomaker e dalla loro camera sarebbero scomparse attrezzature costose, droni e videocamere di vario valore.

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Alla fine, insomma, la loro vacanza a Venezia avrebbe registrato un conto folle: le due tavole finite sotto sigilli avrebbero un costo totale di circa 25mila euro, a ciascuno è stata staccata una sanzione da 1.500 euro (la colpa, tecnicamente, è quella di aver corso in laguna a bordo di due mezzi non assicurati), la Procura sta valutando se accusarli di rischio per la navigazione mentre l’avvocatura civica veneziana sta già avviando le pratiche per il danno d’immagine; a questo si somma la perdita di quanto lasciato in albergo.

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E pensare che, tre anni fa, un altro surfista a motore (in quel caso in equilibrio su un hydrofoil, una piattaforma che viaggia quasi sospesa sopra l’acqua) aveva fatto scattare un’altra caccia all’uomo, in quel caso conclusa non appena si è scoperto che si trattava solo di una trovata pubblicitaria per la promozione della versione live-action dell’Aladdin disneyano (che, quindi, si spera avesse tutte le autorizzazioni per quella che pareva una goliardata).

 

La «taglia» di Brugnaro

La coppia di surfisti australiani era stata avvistata in prima mattinata, vicina a San Giuliano, quindi dove la terraferma veneziana affaccia sulla laguna, tanto che si pensava avessero usato quel punto per iniziare il loro raid tra i canali, magari partendo da un albergo di Mestre.

 

brugnaro e il serf nel canal grande a venezia

A scatenare le ricerche, però, era stato il sindaco Luigi Brugnaro chea distanza di qualche ora ha pubblicato sui suoi canali social le immagini dei due che zigzagavano in Canal Grande, chiedendo aiuto a tutti i veneziani per identificarli e - addirittura - promettendo in cambio una cena a chi avesse fornito indicazioni utili ad acciuffarli. Brugnaro in realtà ne faceva anche una questione politica: in tempo di elezioni e campagna elettorale breve ne ha approfittato per sottolineare ancora una volta come i Comuni siano costretti a lavorare con le «armi spuntate», lui che da sette anni chiede che ai sindaci siano conferiti i poteri del giudice di pace.

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Sempre il primo cittadino ha poi comunicato con un tweet che gli australiani erano stati identificati, ringraziando tutti per la collaborazione. E chissà se qualcuno ha anche ricevuto, via messaggio privato, orario e ristorante dove incassare la sua ricompensa.

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