DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
1 - PERSEGUITA IL PRETE, GIP GLI ORDINA DI NON AVVICINARLO
(ANSA) - Ha più volte interrotto le messe con urla e dando in escandescenze e ha minacciato il parroco. Per questo un sessantaseienne italiano, che vive a Prato, è stato sottoposto al "divieto di avvicinarsi alla persona offesa del reato", ovvero al prete di una delle parrocchie del centro storico pratese.
L'ordinanza, emessa dal gip di Prato, è stata eseguita dalla polizia. Il sessantaseienne è accusato di atti persecutori in danno del parroco. Ora gli è vietato non solo di cercare di interloquire con lui, ma anche avvicinarsi sia a lui sia alla parrocchia, nonché agli altri luoghi abitualmente frequentati dal sacerdote.
2 - STACCA MEZZO ORECCHIO A MORSI A RAGAZZO, ARRESTATO 22ENNE
(ANSA) - Stacca mezzo orecchio a morsi a un 21enne cagliaritano. Un 22enne di Sant'Antimo, nel Napoletano, Francesco Bellotti, è stato arrestato dalla polizia ieri all'alba per aver aggredito il ragazzo sardo dopo una lite scoppiata in viale D'Annunzio a Riccione. È iniziato tutto intorno alle 5 del mattino. Due gruppi, uno di cagliaritani e uno di campani, stavano passando la serata nei locali della zona Marano.
Uno dei cagliaritani ha regalato una rosa a una ragazza che si trovava in compagnia dei campani e per questo è scoppiata una prima rissa, in cui uno dei ragazzi di Cagliari ha riportato un taglio sul labbro. In attesa dell'arrivo dell'ambulanza, però, i due gruppi si sono dispersi. Si sono ritrovati qualche minuto più tardi in viale D'Annunzio e il 22enne arrestato ha lanciato una bici contro uno dei ragazzi cagliaritani.
Poi si è scagliato contro il 21enne e lo ha letteralmente azzannato all'orecchio staccandogliene un pezzo. Il giovane è stato portato all'ospedale Infermi di Rimini dove ha ricevuto le cure del caso con una prognosi di 15 giorni. Il 22enne è stato arrestato con l'accusa di lesioni gravissime. Era già noto alle forze dell'ordine per questioni di droga.
3 - DECAPITANO MADONNINA E SE NE VANTANO SU WHATSAPP, DENUNCIATI
(ANSA) - Si sono resi protagonisti di un atto vandalico e, non contenti, se ne vantavano facendo girare su WhatsApp la foto della testa decapitata dalla statua della Madonna, collocata nel parco pubblico 'Don Andreoli' a Rubiera, nel reggiano. A scoprirlo sono stati i carabinieri che sull'iPhone di un minorenne, sorpreso al Parco con hascisc, hanno trovato nella chat di WhatsApp la foto della testa della Madonnina decapitata il 20 luglio.
La foto era accompagnata da un messaggio i cui contenuti sono equivalsi ad un'ammissione di responsabilità: "gli ho fatto la svastica dietro la testa". Nel corso degli accertamenti i militari hanno anche identificato in un altro minorenne reggiano il complice. I due - entrambi 17enni - sono stati denunciati alla Procura dei minori di Bologna con l'accusa di concorso in danneggiamento aggravato e vilipendio della religione.
I due ragazzini avevano raggiunto la colonna dove era posata la statuetta e, dopo aver rotto la teca, l'avevano decapitata: la testa della raffigurazione sacra era stata riposta nella teca con una svastica disegnata sulla nuca, vicino ad una bottiglia di lambrusco. Domani, con una cerimonia religiosa, il parroco di Rubiera provvederà a ricollocare nella teca una nuova madonnina.
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