DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
Alessandra Ziniti per “la Repubblica”
Un vecchio modulo di autocertificazione è rimasto nelle tasche di ognuno. Toccherà tirarlo fuori, anche se nella nuova formulazione, sarà ritoccato. Dovremo usarlo se saremo costretti a spostarci quando invece dovremmo rimanere a casa o per entrare e uscire da Regioni dichiarate zone rosse. È questo l' unico punto in comune tra il lockdown di primavera e il nuovo regime di chiusure che, a macchia di leopardo, gli italiani dovranno rispettare già dalle prossime ore. Per il resto bisognerà imparare ad orientarsi perché questa volta la strada scelta dal governo è quella di poche misure uguali ovunque e restrizioni differenziate per aree.
Il coprifuoco è la novità assoluta e sarà valido per tutti. Durante il lockdown, il «restate a casa» era l' ordine per l' intera giornata escluse le uscite per necessità. Adesso, invece, il divieto di restare fuori sarà limitato alle ore serali e notturne, probabilmente dalle 21, e chi dovrà andare in giro per motivi di lavoro o per urgenza dovrà esibire l' autocertificazione. Le limitazioni alla mobilità infraregionale sono invece l' oggetto di un braccio di ferro all' interno del governo.
Conte ha illustrato un sistema che prevede la possibilità di spostamenti tra regioni con rischio simile ma all' interno dell' esecutivo c' è chi spinge per tornare a una situazione da prima fase, ovvero al divieto di spostamento tra i vari territori. E poi soprattutto la scuola. Durante il lockdown gli istituti di ogni ordine e grado sono rimasti chiusi da marzo fino all' estate, ora invece a ritornare alla Dad saranno solo gli alunni delle superiori e della seconda e terza media, scuole aperte invece per i più piccoli.
controlli delle forze dell'ordine 1
Ristoranti e bar, che in primavera potevano solo lavorare in take away o a domicilio, restano aperti fino alle 18 tranne che nelle regioni a rischio elevato. Lì dovranno chiudere così come i parrucchieri e tutti i negozi tranne naturalmente gli alimentari, i supermercati e le farmacie. Serrande abbassate invece, così come nel primo lockdown, per i centri commerciali nei weekend. Diverse anche le misure scelte per i mezzi pubblici che, dopo l' apertura fino all' 80 per cento della capienza, tornano poter viaggiare solo al 50 per cento, così com' era a maggio quando l' Italia cominciò a riaprire.
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