DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1.“LA MADRE NON BIOLOGICA PUÒ CONTINUARE A VEDERE I GEMELLI DELLA SUA EX”
Liana Milella per “la Repubblica”
tutte le donne sono potenzialmente bisessuali
Una decisione «nell’interesse del minore». Al quale deve essere giuridicamente riconosciuto il diritto di continuare ad avere rapporti stabili con i genitori, siano essi di sesso diverso o dello stesso sesso, ma anche con parenti a cui sono affezionati o maestri di cui non possono fare a meno.
Decide così la Corte costituzionale sul ricorso che vede fronteggiarsi due donne palermitane – le abbiamo chiamate Nadia e Lucia per garantirne l’anonimato – unite per otto anni, madri, la prima biologica, la seconda “sociale” in quanto compagna, di due gemelli. Poi la crisi e la separazione e una lunga controversia legale che prima finisce in tribunale, poi in Corte di appello, infine alla Consulta.
La Corte ieri ha deciso. Con una motivazione tecnica, che però lascia ampio spazio alla “madre sociale” per guadagnare tempi e spazi per stare con suo “figlio” anche se questi sono negati, o ridotti al minimo, dalla “madre biologica”. Tutto si gioca su due articoli del codice civile, il 337-ter e il 333. Il primo era quello contestato dai giudici di Appello, riguarda tutte le modalità delle relazioni tra genitori e figli, anche in caso di separazione.
il tatuaggio della stella nautica al polso tipico delle lesbiche
Le toghe ritenevano che fosse carente non prevedendo nulla, proprio nell’interesse del minore, su una madre o un padre “non biologico”. Ma la Consulta qui si è fermata. Non ha bocciato il 337-ter, perché ciò avrebbe comportato passare la palla al legislatore aprendo una nuova controversia sui diritti delle coppie gay. Gli alti giudici hanno seguito una strada differente. Hanno individuato un altro articolo del codice civile, il 333, il cui titolo è già di per sé significativo. Recita: «Condotta del genitore pregiudizievole ai figli». Un articolo che, incrociato con il caso palermitano, porta subito alla risposta.
Nell’affrontare una controversia come quella tra le madri dei due gemelli di Palermo la domanda che il giudice, chiamato a pronunciarsi sull’affidamento, dovrà porsi sarà: cos’è nell’interesse del minore? E soprattutto: siamo di fronte a un caso di rapporti con il bambino che sconsigliano, o all’opposto richiedono, il legame coi genitori, siano essi dello stesso sesso o di sesso diverso, siano essi “biologici” o “sociali”? O è opportuno che il rapporto continui e sia garantito?
La Corte ha chiaramente risposto per la continuità e ha fornito ai giudici di Palermo, che adesso dovranno affrontare il caso specifico di Nadia e Lucia, la chiave giuridica per risolverlo. Ovviamente nell’interesse del minore e della sua stabilità.
2.LA MINISTRA DELLA DIFESA “BASTA CON L’OMOFOBIA SPOSERÒ DUE DONNE”
Fabio Tonacci per “la Repubblica”
Il prossimo 8 ottobre due ragazze, Elisabetta e Pamela, celebreranno l’unione civile a Genova, a Palazzo Tursi. E fin qui, niente di nuovo. La sorpresa è che ad officiare il matrimonio sarà la ministra della Difesa Roberta Pinotti in persona. È la prima volta che accade e, soprattutto, è un messaggio chiaro rivolto a tutte le forze armate, in particolar modo a chi pensa che sia ancora accettabile discriminare i gay con la divisa.
È stata la ministra stessa a rivelarlo, in una lettera che ha inviato a Polis Aperta, l’associazione Lgbt degli appartenenti alle forze armate e alle forze dell’ordine, per comunicare che non potrà essere alla prossima assemblea che si terrà a Milano il 10 ottobre cui era stata invitata. «Pur condividendo lo spirito del significativo evento, un impegno politico da tempo consolidato in agenda, la Direzione Nazionale del Partito Democratico, mi impedisce di intervenire».
Polis Aperta aveva anche chiesto il patrocinio al dicastero, ma solo per una questione di tempi tecnici non è riuscita ad ottenerla. Pinotti, nel suo messaggio, aggiunge: «Tengo a rendervi partecipi che il prossimo 8 ottobre celebrerò, a Genova, un matrimonio tra due persone dello stesso sesso».
Si tratta di due ragazze non militari, della provincia di Genova, che le hanno scritto una lettera per chiedere la disponibilità a celebrare il matrimonio: «Non conosciamo personalmente Roberta Pinotti, ma abbiamo pensato a lei perché ci sembrava un bel segnale: è una donna, è genovese ed è membro del governo. È come se il governo si mettesse al servizio dei cittadini». La ministra è stata colpita dalle parole che hanno usato, spiega il suo staff.
«Probabilmente hanno percepito l’impegno nei confronti degli omosessuali che la ministra ha più volte esternato in convegni e appuntamenti pubblici». Proprio ieri Repubblica ha pubblicato la circolare del generale dell’Aeronautica Claudio Gabellini, rivolta al Comando delle forze da combattimento dell’Aeronautica dopo l’unione tra un maresciallo e un civile: «Chi fa outing non può e non deve avere valutazioni e trattamenti diversi dall’ordinario. Sarà considerato illegittimo ogni commento o comportamento teso a denigrare e offendere la reputazione di detto personale ».
Polis Aperta stima che gli omosessuali tra forze armate, carabinieri, guardia di finanza siano almeno 19.000 e chiede al governo di investire in formazione per contrastare l’omofobia. «Decine di militari vorrebbero unirsi civilmente ma temono ritorsioni », ha detto a Repubblica il vicepresidente di Polis Aperta Gabriele Guglielmo. I casi di omofobia segnalati sono decine ogni anno.
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