DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Lorenzo De Cicco per il Messaggero
Il coprifuoco alcolico nella Capitale sposta le lancette indietro di un’ora e soprattutto diventa permanente. Niente più ordinanze estive, col rischio, ogni volta, che qualche sezione del Tar invalidi tutto; la tagliola notturna al consumo di birra e cocktail diventa definitiva.
Altra novità in arrivo: tornano le multe contro chi gestisce i “pub crawl”, le sbronze organizzate che trascinano turisti e studenti stranieri (soprattutto dagli Usa) di locale in locale inseguendo lo sballo ad alta gradazione alcolica. Anche in questo caso, il divieto sarà valido tutto l’anno.
Dopo un’incubazione durata quasi un anno, nella sede del Comando generale dei vigili è praticamente pronto il nuovo Regolamento della Polizia urbana, il codice dei “pizzardoni” che non veniva riformato dal Dopoguerra.
L’obiettivo è ottenere il via libera della giunta di Virginia Raggi entro fine mese, anche perché il 31 ottobre scade l’ultima ordinanza, sfornata all’inizio dell’estate. 450 euro la sanzione massima prevista per chi non rispetta l’ordinanza anti-alcol All’articolo 28 del nuovo testo, elaborato dal comandante della Municipale Diego Porta e già passato al vaglio dei consiglieri M5S, vengono fissate le regole su «consumo, somministrazione e vendita al dettaglio delle bevande alcoliche».
Per quanto riguarda gli orari, il cambiamento principale interessa il consumo di birra, vino e vodka su strada. Nell’ultima ordinanza il divieto scattava alla mezzanotte, con la riforma del regolamento dei vigili invece già dalle 23 non sarà consentito «il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche in qualunque tipologia di contenitore, nelle strade pubbliche e nelle aree verdi non recintate».
Per l’alcol venduto in bottigliette di vetro l’interdizione resta anticipata alle 22 e rimane in vigore fino alle 7 del mattino. Stesso lasso di tempo in cui sarà proibita la vendita dell’alcol “da asporto”: quindi nei minimarket e nei distributori automatici.
«Il divieto - si legge nel provvedimento - si applica anche alla vendita effettuata presso attività di somministrazione di alimenti e bevande». Dalle 2 niente più “rifornimenti” anche dai banconi dei pub.
Per chi sgarra sono previste multe salate: la sanzione minima, per chi viene beccato dai vigili a consumare o somministrare alcol dopo lo stop, è di 75 euro; la massima è sei volte maggiore: 450 euro, mentre il pagamento in misura ridotta è di 150 euro.
Le zone dei divieti sono quelle dell’ultima ordinanza estiva: dal centro storico a Monti, Celio ed Esquilino, passando per Trastevere, Testaccio, Prati, San Lorenzo, Ponte Milvio, Eur, Ostia. Alla fine dovrebbero essere coinvolti tutti i 15 municipi della Capitale, compreso il XIV, il distretto dove abita la sindaca, “salvato” a sorpresa nel provvedimento sfornato a luglio, con successivo strascico di polemiche per questa singolare esclusione e tour goliardici organizzati su internet per reazione («una birra vale uno», «spaccarsi abbestia sotto casa del sindaco», «tour #provaprenderci», tanto per menzionare gli slogan più cliccati e rilanciati in rete).
Con le nuove regole torna e diventa definitiva la messa al bando dei tour alcolici, i cosiddetti “pub crawl” (letteralmente «strusciare per pub») che muovono un business milionario e che pochissimo piacciono ai residenti delle zone della movida sregolata.
«Salvo i casi espressamente autorizzati - c’è scritto nel regolamento - è vietata su tutto il territorio cittadino l’organizzazione, anche attraverso siti internet, di tour o percorsi che comportino la frequentazione di locali, birrerie, pub, wine-bar ed esercizi similari, finalizzati esclusivamente al consumo di bevande alcoliche». La multa? 280 euro. Per vedersela sventolare davanti non è necessario gestire i tour, basta partecipare.
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