DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Estratto dell’articolo di Mara Gergolet per il “Corriere della Sera”
prime edizioni rare dei libri russi rubati e sostituiti da copie 2
Chi sta rubando le prime edizioni di Pushkin in giro per l’Europa? L’ultimo colpo noto è alla Staatsbibliothek di Berlino. Ci è voluto l’intervento della polizia tedesca, che ha chiesto alla direzione della biblioteca di fare una verifica sulle edizioni rare degli autori russi, per scoprire che […] Cinque libri antichi erano stati sostituiti da copie perfettamente forgiate da falsari.
Tra queste, un Boris Godunov del 1831, un Prigioniero del Caucaso del 1828, I fratelli masnadieri del 1827. I ladri di Pushkin, e di altri autori russi, stanno colpendo in Europa da quasi due anni.
Le prime azioni coincidono grosso modo con l’inizio della guerra in Ucraina: […] Tarsu (Estonia), Riga (Lettonia), Vilnius (Lituania), Varsavia (Polonia), Ginevra (Svizzera), Lione, Parigi (Francia), Berlino (Germania). «I facsimile sono estremamente ben fatti — ha detto Barbara Heindl, la portavoce della Staatsbibliothek al Tagespiegel —. Occorre osservarli con lenti d’ingrandimento per notare le discrepanze, come piccoli difetti di stampa, un timbro con un errore, una carta diversa».
prime edizioni rare dei libri russi rubati e sostituiti da copie 3
E allora dietro a questa sparizione di un centinaio di edizioni rare che valgono almeno 2 milioni di euro, bisogna immaginarsi […] una gang altamente specializzata. […] In parte, la banda sarebbe stata rintracciata: si tratta di georgiani. Uno è stato fermato all’aeroporto di Bruxelles, un altro arrestato in Estonia. Tutti negano qualsiasi coinvolgimento. Ai vertici delle istituzioni coinvolte nei furti è successo il finimondo. È crisi alla prestigiosa Bibliothèque nationale de France — 8 Pushkin scomparsi —, mentre alla Biblioteca universitaria di Varsavia la direttrice si è dovuta dimettere: i libri rari scomparsi erano 77 e uno è stato battuto all’asta a Mosca il 22 dicembre a 30.500 euro. Ma perché Pushkin? Non c’è solo lui tra le opere razziate, è vero, ci sono Lermontov, Gogol e altri classici, ma è lui il più ambito.
[…] «Pushkin è sempre stato molto caro — spiega invece a Le Monde la studiosa Ekaterina Nikolaeva-Tendil — ha pubblicato molto poco in vita, spesso capitolo per capitolo. E poi, dopo le sanzioni i russi ricchi faticano a comprare in Europa». Ma Pushkin, morto a duello in uno spiazzo liberato dalla neve il 27 gennaio 1837, è anche altro. Nessun autore è tanto amato, venerato, tanto identificato con l’anima russa, qualsiasi cosa significhi, come lui.
prima edizione del libro di aleksander pushkin
E nessuno, in tempi recenti, è stato citato quale simbolo dell’imperialismo di Mosca quanto Pushkin. Putin lo pone nel suo pantheon dopo Pietro il Grande. Gli ucraini da Kiev a Kharkiv abbattono le sue statue, perché il suo ritratto dei «cosacchi» (ucraini dell’epoca) è impietoso e «coloniale». Per gli slavisti come Serena Vitale, Pushkin è tutto, l’invenzione della prosa russa, della lingua, il legame profondo che lega i russi. Chi c’è dietro? Bibliofili ricchi di Mosca e San Pietroburgo che ingaggiano i falsari, come ufficialmente ipotizzano le polizie europee? Molti collezionisti non ci credono e vedono il timbro dello Stato. Qualcuno a Mosca ha lanciato l’Operazione Rimpatrio?
aleksander pushkin 1Aleksandr Pushkinaleksander pushkin prime edizioni rare dei libri russi rubati e sostituiti da copie 1
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