
DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO…
SOLO IN ITALIA - A ROVERETO UNA COPPIA GENITORI SI OPPONE ALLE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE PER IL FIGLIO NEONATO E L’AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI LI SANZIONA MA, DOPO QUATTRO ANNI DAL RICORSO, LA MULTA DA 500 EURO E' STATA ANNULLATA DAL GIUDICE DI PACE PERCHÉ I DUE “NON ERANO ADEGUATAMENTE INFORMATI” – IL TRIBUNALE HA ACCOLTO LA TESI DEI GENITORI PERCHÈ I MEDICI NON AVREBBERO FUGATO I LORO DUBBI (INFONDATI)...
Estratto dell’articolo di Stefano Pancini per www.corriere.it
In Italia, dal 2017, ben prima che il Covid mostrasse al mondo di cosa è capace un virus che dilaga, sono obbligatorie per tutti i nuovi nati dieci vaccinazioni: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae B, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella.
La mancata somministrazione dei vaccini obbligatori preclude l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne. Per il mancato rispetto dell’obbligo da parte di bambini e ragazzi più grandi, invece, è prevista una multa fino a 500 euro ma, ovviamente, sono esonerati dall’obbligo i bambini già immunizzati a seguito di malattia naturale, e quelli che presentano specifiche condizioni cliniche che rappresentano una controindicazione permanente o temporanea alle vaccinazioni.
Due genitori a Rovereto, nel 2019, si rifiutano di sottoporre loro figlio, nato l’anno precedente, al ciclo vaccinale obbligatorio. L’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (Apss) fu così costretta a sanzionarli. Dopo quattro anni, avendo i genitori impugnato l’ingiunzione di pagamento, si sono visti annullare dal Giudice di Pace la sanzione perché non adeguatamente informati.
L’Apss aveva indicato nel verbale di contestazione che la coppia genitoriale, dopo aver parlato con i medici, non aveva concesso il nulla osta a procedere con le vaccinazioni e che si sarebbero riservati in "motu proprio" di effettuare ulteriori esami.
Di tutta risposta, questa madre e questo padre hanno contestato all’Apss di non aver ricevuto informazioni esaurienti e, inoltre, hanno allegato un documento rilasciato da un’altra azienda sanitaria dove viene specificato che il quadro clinico di questo bambino rientra in quelli previsti per posticipare le vaccinazioni.
Da qui, carte alla mano e sentite le due parti, il Giudice di Pace ha accolto la tesi dei due genitori, che li ha descritti come non sufficiente informati e che i loro dubbi, benché infondati, non sono il nocciolo della questione. […]
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