
DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA…
UN FREDDO DEL CAZZO - SCORDATEVI LE MUTANDE ROSSE, A CAPODANNO VA DI MODA LO SCALDAPENE! - IN CROAZIA TORNA IN AUGE IL "NAKURNJAK", L’ANTENATO DELLA BIANCHERIA INTIMA MASCHILE - IL RIVESTIMENTO INGUINALE È STATO RILANCIATO DALLE MAGLIAIE DI UN VILLAGGIO SPERDUTO: “UNA VOLTA I PANTALONI ERANO LARGHI E QUANDO SI DOVEVA ANDARE A CAVALLO O CAMMINARE NELLE FORESTE PER FARE LEGNA IL FREDDO SI FACEVA SENTIRE...”
Maicol Mercuriali per “Italia Oggi”
In Croazia torna in auge l'antenato della mutanda maschile: il nakurnjak, uno scaldapene rilanciato dalle magliaie del villaggio di Licko Petrovo Selo riunite nell'associazione Tara e dalla Lika, che preservano l'artigianato locale.
Il rivestimento inguinale è il pezzo forte della loro produzione e lo propongono in confezione regalo, corredato con un foglio che racconta la storia di questo indumento curioso accompagnato da un paio di noci, simbolo di buona salute.
la versione per turisti con le noci
Vogliono portare il loro prodotto fuori dai confini croati sfruttando la notorietà che la speciale mutanda ha guadagnato grazie ai turisti che lo acquistano come regalo di Natale, ha detto all'Agenzia France Presse Sonja Leka, alla guida dell'associazione di magliaie: «Una volta gli abiti popolari degli uomini avevano pantaloni larghi, senza alcuna protezione e quando dovevano andare a cavallo o camminare attraverso le foreste per fare legna, il freddo si faceva sentire: ecco da dove viene la necessità del nakurnjak, che significa scaldapene».
Gli uomini di questa regione della Croazia li hanno indossati fino agli anni Cinquanta, quando poi l'arrivo della biancheria intima in cotone ha soppiantato le mutande inguinali.
Le donne dell'associazione Tara lavorano a maglia, all'uncinetto e realizzano borse, asciugamani e diversi oggetti artigianali che diventano souvenir. «Veniamo qui nella sede dell'associazione per socializzare e lavorare allo stesso tempo, in modo che questi vecchi mestieri non vengano dimenticati», ha detto all'Afp, Anka Prica, una 73enne che fa parte dell'associazione Tara.
Al suo fianco lavora Bozica Leka, 83 anni, che si rammarica di come i giovani non siano interessati a imparare il mestiere e «la tradizione», ha concluso, «potrebbe morire con noi».
le magliaie che fanno gli scaldapeni
scaldapene
gli scaldapene
un tipo di nakurnjak
DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA…
CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A…
MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A…
DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN…
DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI…
DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO…