SE QUESTO È UN PRETE - IL DELIRIO DEL NAZI-LEFEBVRIANO: “PRIEBKE? UN INNOCENTE CHE HA SEGUITO LA LEGGE, PERSEGUITATO DALL’ITALIA. CAMERE A GAS? LA STORIA NON È CHIARA” - CALCI E SPUTI ALL’ARRIVO DEL FERETRO DI PRIEBKE (VIDEO!)

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1. PRIEBKE, LA SALMA ARRIVA AD ALBANO: CALCI E PUGNI AL CARRO FUNEBRE (VIDEO!)

 

Da "repubblica.it"
Centinaia di persone hanno preso d'assalto il carro funebre con la salma di Erich Priebke, arrivato ad Albano Laziale. Gli scontri davanti all'istituto dei padri lefebvriani San Pio X, dove si tiene il funerale


2. PRIEBKE, PUGNI E CALCI AL CARRO FUNEBRE
Da corriere.it

Calci e pugni al carro funebre. Un prete aggredito. Venti neofascisti bloccati dalle forze dell'ordine perché indossano caschi e hanno il volto coperto da cappucci e sciarpe. La salma di Priebke è giunta ad Albano per i funerali. Sono stati alti i momenti di tensione tra le decine di persone scese in piazza per protestare. Una donna è svenuta. «Priebke Boia» è scritto su uno striscione. «Lo portino alla discarica che è qui vicino». I gruppi di destra fanno il saluto fascista e gridano «boia chi molla».

La polizia in tenuta anti-sommossa, con 5 mezzi blindati, presidia il cancello della Confraternita dei padri Lefebvriani, l'istituto Pio X di Albano, dalle prime ore del pomeriggio, quando si è diffusa la notizia dei funerali, iniziati alle 17,30. Tra le persone in strada anche estremisti di destra: «Siamo qui per il funerale, fa parte del nostro mondo, entreremo con una delegazione di 5 o 6 persone». Il sindaco Nicola Marini aveva provato a fermare il transito della salma con un'ordinanza ma il Prefetto ha rigettato l'ordinanza: può passare. Albano laziale è città riconosciuta medaglia d'argento al valore della Resistenza.

Sono stati annunciati dal legale di Priebke i funerali dell'ex Ss ad Albano Laziale: «Ci sarà la messa in latino, a porte chiuse, solo per gli amici intimi e i parenti». Ma il sindaco della cittadina laziale non ne ha voluto sapere: «Ci opporremo, siamo allibiti» . E per vietare il passaggio della salma il primo cittadino ha emesso un'ordinanza, poi annullata dal prefetto. Ad accettare di officiare le esequie dell'ex capitano delle Ss Erich Priebke, morto a Roma lo scorso venerdì 11 ottobre , è stato l'istituto Pio X di Albano, località dei Castelli Romani, appartenente alla confraternita dei padri Lefebvriani.

La esequie erano state negate invece, in forma pubblica, dal vicariato di Roma. «Per noi non c'è nessun risvolto» fanno sapere i lefebvriani. «E' una celebrazione religiosa per un cristiano che non si nega a nessuno. Funerali, benedizione della salma tutto in forma privata. Basta». E dopo i funerali non si sa dove andrà la salma: «Sulla sepoltura non abbiamo deciso nulla. Sono aperte tutte le strade.» ha detto il legale di Priebke.

«Per noi è un momento di raccoglimento che non ha nulla a che fare con la sede politica - ha detto il legale di Priebke - sede che non escludiamo, nel senso che ognuno la pensa come vuole: quindi se c'è chi vuole parlare male o bene del signor Priebke in senso politico è liberissimo in questo paese di farlo però pregheremmo sia gli uni che gli altri di astenersi in questo momento».

IL SINDACO: «CI OPPONIAMO» - E anche il sindaco di Albano invita alla calma: «Rispettiamo questa decisione, anche se non cambia il nostro dissenso» ha detto Nicola Marini.«La mia ordinanza andava incontro a quello che era il comune sentire cittadino, ho firmato attorno alle ore 16, successivamente il prefetto ha ritenuto di dover officiare il rito». Al Comune di Albano Laziale «non è arrivata nessuna comunicazione dagli organi competenti né alcuna richiesta» per svolgere i funerali di Erich Priebke nella cittadina dei Castelli Romani aveva chiarito il sindaco, che riguardo a un'eventuale tumulazione, «ci opporremo, faremo di tutto per impedirlo» ha detto. «Albano è una città molto sensibile per tradizione storica in virtù della medaglia d'argento al valore della Resistenza - aveva aggiunto- Non potremmo permetterlo per rispetto dei caduti, di chi ha combattuto, e delle famiglie che hanno perso parenti nell'eccidio delle Fosse Ardeatine».

CHIESA O ABITAZIONE - E da Roma il sindaco Marino risponde a chi gli chiede se Priebke sarà cremato nella capitale: «Non mi risulta. Bisogna chiedere al prefetto». Nei giorni scorsi il questore di Roma, Fulvio Della Rocca, aveva vietato manifestazioni in forma pubblica e solenne per la morte di Priebke in tutta Roma e provincia, notificando all'avvocato Giachini il decreto con il quale - per motivi di ordine e sicurezza - sono vietate le funzioni relative alle esequie e al trasporto della salma in maniera pubblica.

Nei giorni scorsi il legale dell'ex Ss - estradato nel 1995 da Bariloche e mai pentito - aveva parlato di un luogo privato, «di una chiesa fuori roma». In mattinata si era sparsa la voce che le esequie potessero tenersi presso la Chiesa Evangelica Luterana di via Toscana a Roma, ma la diacona ha negato con decisione: «Il rito qui? Assolutamente no».
Forze dell'ordine presidiano l'obitorio del Gemelli dove giace la salma di Priebke

SORVEGLIANZA - Anche martedì, l'obitorio del Gemelli, dove è stata portata la salma del militare, era presidiato dalle forze dell'ordine. Ancora aperta la questione della sepoltura. Lunedì è arrivata la disponibilità del Comune di Fondachelli Fantina, un paese con poco più di mille abitanti in provincia di Messina, ad ospitare la salma. Con un fax al Campidoglio il sindaco, Marco Antonino Pettinato, ha lanciato la proposta. La decisione è stata però criticata da alcuni assessori.

IL NO DI HENNIGSDORF - Quanto all'ipotesi di trasferire la salma di Priebke all'estero, dopo il «no» dell'Argentina, è giunto anche quello tedesco del paese natale di Priebke, Hennigsdorf. Intanto, il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), Renzo Gattegna, sottolinea la preoccupazione per il testamento lasciato da Priebke,
annunciando l'opposizione alla sua diffusione. Priebke era stato condannato all'ergastolo dopo un processo in cui era stato imputato di «concorso in violenza con omicidio continuato in danno di cittadini italiani» per la strage delle Fosse Ardeatine avvenuta il 24 marzo del 1944. Quando è deceduto, stava scontando la pena agli arresti domiciliari in un'abitazione a Roma.

A TREVISO MESSA - Sabato prossimo una messa sarà celebrata a Treviso per Erich Priebke «Era un amico» ha detto Don Floriano Abrahamowicz, padre lefebvriano che terrà la messa. «Assolverlo? Era un momenti guerra...»


3. DON FLORIANO ABRAHAMOWICZ (LEFEVRIANI) CHOC A LA ZANZARA SU RADIO 24: "PRIEBKE? UN INNOCENTE" - CAMERE A GAS O DI DISINFEZIONE?
Da www.radio24.it

"Priebke era un mio amico e lo considero un cristiano cattolico, un soldato fedele, unico caso di innocente dietro le sbarre. E' uno scandalo come è stato trattato in Italia, è stato perseguitato mentre si accolgono modo dignitoso gli immigrati a Lampedusa. E' una vergogna". Lo dice Don Floriano Abrahamowicz, prete lefevriano, a La Zanzara su Radio 24.

"Negli stati cattolici di una volta - dice Abrahamowicz - dove c'era la pena di morte però il condannato aveva la sepoltura e i sacramenti, e questa democrazia rifiuta a un innocente vegliardo anche la sepoltura. Priebke non era nazista ma semplicemente un poliziotto che vive la sua epoca. Per le Ardeatine era stato prosciolto due volte".

"All'epoca - prosegue - sicuramente non sarei stato con i partigiani che hanno fatto saltare in aria quei ragazzi in via Rasella e ai quali oggi nessuno rende conto, e i partigiani ricevono medaglie d'oro. Priebke semplicemente ha applicato la legge internazionale marziale, non lo condanno assolutamente. Non è un criminale. I criminali sono stati quelli che hanno fatto saltare i ragazzi in via Rasella, dite a loro di pentirsi. Uno era semplicemente nella legge, gli altri erano dei privati senza uniforme che sparavano e facevano saltare gente per strada".

Le camere a gas sono esistite?: "Io le rispondo che è una vergogna che non ci sia ancora un vero e proprio studio scientifico. Io confermo tutto quello che ho detto sulle camere a gas che venivano usate per disinfettare. Priebke era una persona molto intelligente e non faceva passare una camera a gas per una cucina. L'olocausto? L'unico è la morte di nostro signore Gesù Cristo che si è offerto liberamente come vera vittima, quello degli ebrei è stato un eccidio".

 

 

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