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Riccardo Caponetti per repubblica.it
Agli ingressi di piazza San Pietro, alla destra del presepe guardando la basilica, c'erano fedeli che spiegavano di avere "una prenotazione fatta online" e che avrebbero avuto diritto ad entrare per seguire seduti i funerali di Benedetto XVI. I gendarmi spiegavano loro che "sono stati truffati". Non c'era bisogno infatti di alcuna prenotazione né di biglietti. Era iniziato così il funerale di Joseph Ratzinger, il papa emerito, il 5 gennaio mattina, di fronte alla Basilica di San Pietro.
C'era una fitta coltre di nebbia che conferiva fascino e mistero, incorniciando il cupolone di San Pietro. Alle fermate della metropolitana vicine alla Basilica, i servizi di vigilanza osservavano discreti il movimento di pellegrini, turisti e lavoratori che si avviavano a prendere o a scendere dai mezzi pubblici.
La piazza era piena fin dalle prime luci dell'alba. Bandiere tedesche sventolavano nel cielo e la corsa per un posto a sedere era serrata. Il primo blocco davanti alla chiesa alle 7 era già tutto pieno. In giro c'erano diversi striscioni con la scritta "Danke Benedikt" e un fiume di gente che si apprestava ad arrivare per superare i controlli e avere così accesso alla piazza per l'ultimo saluto al papa emerito.
Il feretro di Benedetto XVI è stato accolto in piazza da applausi e silenzio. C'era chi ha smesso di parlare e chi voleva andare più avanti. C'era anche una bambina di quattro mesi in braccio alla sua mamma: arrivavano da Marsiglia per i funerali del papa emerito. Con loro anche il papà. Quando la donna vede l'ingresso in piazza della bara di cipresso si emoziona, saluta e cerca di avvicinarsi il più possibile al centro della piazza.
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