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“SE PANTANI VINCEVA IL GIRO IL BANCO SALTAVA” – PROSEGUONO LE INDAGINI SULLA MORTE DI MARCO PANTANI: LA PROCURA DI TRENTO VUOLE CAPIRE COSA SIA SUCCESSO A MADONNA DI CAMPIGLIO, DURANTE IL GIRO D’ITALIA DEL 1999 QUANDO IL CICLISTA, LANCIATO VERSO LA VITTORIA, VENNE TROVATO CON UN TASSO DI EMATOCRITO ALTO NEL SANGUE – ORA C’È IL SOSPETTO CHE GLI ESAMI VENNERO MANIPOLATI E CHE LA SUA CORSA FU FERMATA DALLA CAMORRA CHE…
La procura di Trento ha ascoltato persone informate sui fatti relativi al cosiddetto caso Pantani. Sotto la lente della magistratura la frazione di Madonna di Campiglio del Giro d’Italia 1999. Il Pirata, a due tappe dal termine, era saldamente in testa alla classifica con quasi 6 minuti di vantaggio. Ma la mattina del 5 giugno di 25 anni fa i controlli anti-doping positivi, sui c’è il sospetto della “manipolazione” a opera della camorra, lo misero fuori gioco.
“Associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata al decesso del ciclista” è l’ipotesi di reato su cui indaga la pm Patrizia Foiero che, secondo quanto apprende LaPresse, ha ascoltato una decina di persone informate sui fatti. Casalesi, i capi di Afragola, di Portici e l’alleanza di Secondigliano: tutti uniti per incastrare Marco Pantani “perché sennò avrebbe buttato in mezzo alla via quelli che gestivano le scommesse”.
marco pantani - tour de france 1998
E ancora: “Se Pantani vinceva il Giro il banco saltava. E la camorra avrebbe dovuto pagare diversi miliardi in scommesse clandestine e rischiava la bancarotta”. E’ quanto riferito ai carabinieri dal capo clan di Mondragone poi divenuto collaboratore di giustizia e riportato nei verbali della Commissione antimafia, di cui LaPresse ha preso visione, che indagavano sulla morte di Marco Pantani. Ora quelle dichiarazioni, unitamente alle rivelazioni di Renato Vallanzasca a cui era stato detto da un detenuto di “scommettere 5 milioni sull’esclusione di Pantani dal Giro”, sono il perno della nuova inchiesta della procura di Trento.
Estratto dell'articolo di Tiziano Grottolo per www.corriere.it
marco pantani - tour de france 1998
Proseguono le indagini della Procura di Trento sul caso Marco Pantani, con la magistratura che sta cercando di approfondire i fatti avvenuti a Madonna di Campiglio durante il Giro d’Italia del 1999. Secondo quanto riferito da LaPresse, la pm Patrizia Foiero, titolare dell’inchiesta, ha sentito una decina di persone informate sui fatti.
L’ipotesi di reato su cui indaga la procura è quella di «associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata al decesso del ciclista».
Infatti, a due tappe dal termine del Giro d’Italia, «il Pirata» si trovava saldamente in testa alla classifica generale con quasi sei minuti di vantaggio. In altre parole, sembrava avere la vittoria in tasca. Tuttavia, la mattina del 5 giugno di 25 anni fa Pantani venne fermato perché nel suo sangue venne trovato un tasso di ematocrito (la quantità di globuli rossi) oltre i limiti consentiti. […]
marco pantani - vittoria al tour de france 1998
Eppure, c’è il sospetto che gli esami vennero manipolati proprio con l’intento di fermare il campione della Mercatone Uno che era lanciato verso la vittoria finale. L’ipotesi è che sia intervenuta addirittura la camorra con i Casalesi, i capi di Afragola, di Portici e l’alleanza di Secondigliano uniti per incastrare Marco Pantani.
L’agenzia di stampa LaPresse, che ha preso visione dei verbali della Commissione antimafia, riporta quanto riferito ai carabinieri dal capo clan di Mondragone, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia. «Se Pantani vinceva il Giro il banco saltava — avrebbe riferito il pentito di mafia — e la camorra avrebbe dovuto pagare diversi miliardi in scommesse clandestine e rischiava la bancarotta».
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marco pantani - vittoria al tour de france 1998
felice gimondi marco pantani - tour de france 1998
marco pantani - vittoria al tour de france 1998
marco pantani tappa del galibier al tour del 1998
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