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Maria Teresa Veneziani per “Liberi Tutti - Corriere della Sera”
«Bordeaux, vellutata»: descrive la sua voce con un colore. Elodie Di Patrizi ti sorprende fin dal momento in cui arriva e ti saluta (l' appuntamento è nel giardino di un hotel nel centro di Milano) con un accento romano che neanche i Cesaroni.
«Devo fare un po' di dizione? Nasco a Roma e mi sento terrona, è un modo di essere più naif e aperto all' incontro, viviamo il quartiere. Abito a Milano da sette mesi, ho preso casa a Porta Venezia e ho già fatto amicizia con tutti: la ragazza del supermercato mi dà i bacetti e quando vuole sale a prendere un caffè, idem con la commessa della rosticceria, Ester».
Corpo slanciato e sinuoso, pelle ambrata e capelli biondi rasati che l' hanno resa famosa, anticipa la domanda: «Se sento di essere meticcia? Uuuhh. Mio padre Roberto è italiano, mamma, creola, viene da un' isola dei Caraibi. Lo senti che sei un mix. Come i cani. Se ci fate caso, quello di razza è delicato, il bastardino è sprint. Non si ammala mai.
Ha proprio un altro piglio. E comunque l' incontro tra diversità non può che fare bene.
Quando sono nata io, 28 anni fa, un uomo bianco e una donna nera erano guardati in modo strano. Da piccola sono capitate anche a me situazioni sgradevoli - ora non lo percepisco più - ma non è certo il momento dell' incontro. Peccato».
La ragazza emana un certo magnetismo e ne è consapevole. Lo ha evidentemente colto anche Loredana Berté, che le ha chiesto di interpretare insieme Sei come sei di sua sorella Mia Martini, brano che non cantava da 16 anni. «Fino a quando non ho sentito la voce di questa ragazza» ha detto sul palco dell' Arena di Verona.
Ci vuole profondità per cantare Mimì, chi è Elodie?
«Vivo la mia vita con leggerezza, so essere felice, però ho un peso nel mondo, come è giusto che sia. All' inizio ho sentito un po' di ansia da prestazione, ascolto bene la musica e so come va comunicata. Mi accorgo se una persona racconta qualcosa che ha vissuto realmente. La trasmetti diversamente, dai peso a ogni singola parola. Sentivo di dover rispettare questo sentimento».
Che cosa ha capito di Mia Martini?
«L' ascoltavo fin da piccola. Lei è sempre stata coraggiosa, ha vissuto la sua vita attraverso la musica. Non credo ci siano più artisti così, oggi. Può sembrare banale e invece anche io indosso mille maschere, certe volte uso degli escamotage per non affrontare le persone direttamente. Del resto siamo in un altro periodo storico. La musica oggi è diventata intrattenimento, a parte poche eccezioni di cantautori impegnati come Brunori Sas. Mi sembra anche che ci sia poca vicinanza tra noi donne».
Donne che odiano le donne?
«Non comunichiamo veramente, è tutto un po' finto. Lo vedo anche con le fan, sono più legate ai cantanti maschi. Quando avevo 12 anni mi identificavo con le donne che vedevo in televisione. Oggi le ragazzine si innamorano perdutamente dei cantanti. Con noi invece... devi anche stare attenta a come ti muovi, risulti subito antipatica.
Senza contare che nel panorama musicale restiamo una minoranza... Annalisa è arrivata ben 5 anni prima di me... Non esiste un progetto bello, figo, tra donne. Ci pensavo, mi piacerebbe rifare con una collega della mia età quello che ho realizzato con Michele Bravi».
Elodie, che prima di trovare la sua strada ha fatto di tutto, compreso la cameriera, sta vivendo Un' altra vita , titolo dell' inedito che le è valso il secondo posto ad Amici e ha anticipato l' ep prodotto da Luca Mattioni ed Emma Marrone. La svolta a Sanremo vip con Tutta colpa mia , disco di Platino digitale. Dopo il successo di Nero Bali con il rapper Gué Pequeno e Michele Bravi (tra i brani più trasmessi dell' estate 2018), il 18 ottobre è uscito il nuovo singolo Rambla, dove duetta con Ghemon.
«Un invito a esserci, qui e ora, a rischiare, un inno alla festa».
A una festa si può anche trovare l' amore?
«Hai voglia, a me è successo».
Dunque si è fidanzata?
«Da qualche mese. Sono felice, Luca mi piace. Non fa parte dello spettacolo. È un imprenditore del Salento. Stiamo maturando insieme, ha due anni più di me».
Che cosa le piace di lui?
«Che non devo spiegarmi, ha la capacità di capire. Molti uomini non hanno la pazienza di guardare come sei davvero. Lui ha la delicatezza di trattarmi con cura. E certe volte mi protegge anche da me che ho modi anche aggressivi».
Aveva detto: «Ho una visione dell' amore molto libera. Lo dico subito: si vive e si muore, facciamo un percorso insieme». Ha cambiato idea?
«Comunque ho sofferto anche io alla fine del mio grande amore che avevo seguito in Puglia. I miei 23 anni sono stati devastanti. Ho fatto tabula rasa . Mi volevo vedere diversa e mi davano fastidio anche i capelli. Mi sentivo troppo legata al mio aspetto fisico perché io mi sono sempre vista molto bella e quindi mi aggrappavo al mio aspetto esteriore. Volevo andare più in profondità e ho detto: "Basta, tagliamo tutti i capelli"» .
Ricorda la prima volta che si è esibita?
«A nove anni, ho cantato Il mio canto libero di Battisti».
Ha raccontato: «Mio padre è un musicista di strada, mia madre soffriva di nervi, giovanissima, scompariva e non si faceva trovare... zero severità. I miei si sono separati», avrei fatto cose diverse se avessi avuto una famiglia regolare»...
«L' istruzione è la cosa più importante. Ho dovuto imparare la concentrazione. Che sembrerebbe una stupidaggine, ma se non ce l' hai invece il messaggio non arriva perché non sei "allineato". Ora sento la differenza. Ricordo il momento in cui ho capito come si faceva, ho imparato a gestire l' emotività. Ed ero sul palco di Sanremo, è stata un' esperienza fantastica».
La difficoltà più grande?
«Non avere avuto una figura di riferimento. Da un lato tira fuori la tua identità vera ma è faticosissimo perché disperdi le energie. La scuola di Amici, rigidissima, mi ha insegnato il metodo. Sono entrata che avevo 25 anni e fino ad allora vivevo la disciplina e le regole come un fastidio. Invece mi sono scoperta abbastanza portata. Anche a casa sono ordinata. Non ho la donna delle pulizie».
Quindi fa lei le i lavori domestici?
«Per forza, devi imparare, anche quello è un modo per prenderti cura di te: pulire casa, avere le tue cose nel frigorifero. Adoro stendere la biancheria, l' odore di bucato mi fa sentire proprio brava. Invece odio passare lo straccio, mi annoia».
Cucina, anche?
«Non sono brava, c' è la drogheria sotto casa o il pugliese. A me piace chiacchierare. Però so anche stare sola: leggo, guardo i film. Quelli in costume sono i miei preferiti, vorrei vivere quei momenti, la parola era molto importante. Sono innamorata del signor Darcy di Orgoglio e Pregiudizio . E poi rivoglio le gonne con quel bel puff sul sedere».
Come si mantiene in forma?
«Faccio cross fit tre volte alla settimana, un po' con il personal trainer un po' da sola. Mi sgrida perché mangio l' hamburger del McDonald' s prima della palestra. Ora sto più attenta, ma fosse per me friggerei tutto».
Pregi e difetti?
«La cosa che mi piace di più in me è che sono molto combattiva. Vivo la mia vita di petto. Mi fido di me, mi sento protetta. Sono empatica. Ma anche tanto volubile, un problema».
Quando ha percepito di essere bella?
«A 18 anni. Da bambina avevo dei baffettini abbastanza lunghi alla D'Artagnan e mi prendevano tutti in giro, mi chiedevano se ero maschio o femmina. Quando poi sono cresciuta, con il seno, e tutti hanno cominciato a guardarmi ho detto wow ! Probabilmente mi vedo più figa di quel che sono perché mi sono simpatica. Mi voglio proprio bene. E la gente lo percepisce: se ti senti brutta hai un altro portamento. Io quando arrivo in un posto sono felice di esserci. Penso: guardatemi, parliamo. A 23 anni mi sono ridimensionata un po'».
Crede nell' amicizia?
«È un sentimento meno forte dell' amore e quindi più duraturo, si consuma meno voracemente . Ma va coltivata tanto quanto l' amore».
Con Emma come va?
«Tutto bene. Abbiamo fatto un bel percorso insieme, ma sentivo il bisogno di crescere».
Ha mai avuto proposte indecenti? Che cosa pensa del movimento #MeToo?
«Sono molto aggressiva. Un complimento mi fa piacere, ma se vedo che qualcuno vuole sottomettermi divento una bestia. Soprattutto se sono nella fase pre mestruazioni mi carico, butto fuori il nervosismo. Io non ho paura degli uomini. Io credo davvero che siamo alla pari, se c' è una donna davanti a me mi alzo e l' aiuto con la valigia. A casa faccio tre piani senza ascensore e me la porto su».
Come si vede tra 10 anni?
«Grazie a mio padre sono arrivata alla musica presto. La mia voce non mi piaceva, ma lui mi ha sempre incoraggiato. Voglio studiare piano, imparare le armonie. Ho ripreso a leggere libri e voglio procedere per autore. Ora sono su Hermann Hesse (ride; ndr ) da qualche parte bisogna pure cominciare. E poi sì, mi vedo con una famiglia».
Elodie è felice?
«Ho le mie ansie, le mie paure, ho i giorni in cui sono isterica ma mi piace vivere, sono contenta. È carattere, cultura. Vedo mia nonna Marise che sta a Viterbo. Vai a pranzo e c' è la rumba, si balla a casa. È un modo di vivere. Anche se ho un problema io mi alzo e ballo. Non sono una ballerina, ma il ritmo ce l' ho nel sangue».
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