DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
Maxi sequestro della Guardia Costiera, che ha requisito 11 tonnellate di pescedestinate a cenoni e pranzi di Natale. Un sequestro sconcertante: alcune partite erano scadute addirittura nel 2011, più di sette anni fa. Tra il pesce sequestrato, cozze, vongole, noci, mussoli, ostriche e fasolari rinvenute su un tir bulgaro e spigole e orate appena arrivate in porto su un traghetto proveniente dalla Grecia. I controlli rientrano nell'operazione "Confine illegale" condotta al fine di bloccare i traffici illeciti, sempre più consistenti con l'avvicinarsi delle festività.
Il sequestro è avvenuto a Bari, dove il cenone fa schizzare le richieste in pescherie e ristoranti. Il camion aveva a bordo tre tonnellate di spigole e orate divise in 480 casse, in pessimo stato di conservazione e che potevamo mettera a rischio la salute. Tra Trani e Barletta, è stato controllato un tir che trasportava mitili (4.800 kg di cozze nere, 600 di noci, 800 di mussoli, 1.000 di ostriche, 300 di fasolari, 800 di cozze pelose) proveniente dalla Bulgaria. A bordo sono state trovate otto tonnellate di vongole e cozze prive della tracciabilità potenzialmente pericolose, a causa delle insufficienti informazioni su tempi e modalità della depurazione. Infine, un terzo camion proveniente da Taranto è stato fermato giovedì, sempre a Bari: all'interno 30 esemplari di pesce spada di taglia inferiore a quella prevista per la commercializzazione lecita.
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