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1-ASTRONAUTI DELLA NASA BLOCCATI DA MESI NELLO SPAZIO, SOCIAL IMPAZZITI: «SI PUÒ FARE SESSO IN ORBITA?». LE RISPOSTE UFFICIALI (E QUELLE UFFICIOSE)
Estratto da www.leggo.it
Dovevano rimanere in orbita per otto giorni, ma i due astronauti della NASA Butch Wilmore e Suni Williams, partiti per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) il 5 giugno 2024 per il test di volo della capsula Starliner di Boeing, si ritrovano dopo più di due mesi bloccati nello spazio, con una data di ritorno ancora incerta.
Come riporta Focus, cinque dei 28 propulsori di manovra di Starliner hanno manifestato un malfunzionamento durante il viaggio verso la stazione, una valvola del propellente non si è chiusa correttamente e si sono verificate cinque perdite di elio, utilizzato per pressurizzare i propulsori.
La stazione spaziale internazionale
La notizia ha scatenato un’ondata di speculazioni sui social media, con molti utenti che si sono chiesti come la coppia di astronauti potrebbe impiegare il tempo nello spazio. Alcuni hanno persino scherzato sulla possibilità che possano intrattenersi con attività più intime, sollevando domande curiose sull'attività sessuale in orbita.
Wilmore e Williams, entrambi sposati con partner sulla Terra, devono affrontare una situazione unica e, sebbene la NASA affermi in maniera ufficiale che nessun essere umano ha mai avuto rapporti sessuali nello spazio, scrive il Daily Mail, il tema ha acceso l’immaginazione del pubblico. Ma il sesso nello spazio presenta sfide significative, sia logistiche che fisiche.
Secondo gli esperti, il sesso nello spazio è teoricamente possibile, ma comporterebbe una serie di difficoltà. La microgravità, per esempio, rende difficile il contatto fisico prolungato, richiedendo soluzioni ingegnose per mantenere la stabilità dei corpi.
[...] Dal punto di vista tecnico, alcuni suggeriscono che si potrebbe prendere spunto dal regno animale. Per esempio, i delfini, durante l'accoppiamento, a volte si avvalgono dell’aiuto di un terzo individuo per mantenere i partner vicini e impedire che si allontanino. Applicando lo stesso principio, un astronauta potrebbe potenzialmente chiedere l'aiuto di un collega per facilitare il contatto fisico.
Un’altra soluzione potrebbe essere l’utilizzo di dispositivi come le cinghie di Velcro. Paul Root Wolpe, ex bioeticista della NASA, ha suggerito che il Velcro, utilizzato abbondantemente sulle pareti della ISS, potrebbe essere sfruttato per mantenere un partner «ancorato» al muro, consentendo così una maggiore stabilità durante l’atto. [...]
2-DUE ASTRONAUTI SONO BLOCCATI NELLO SPAZIO: COME FARANNO A SOPRAVVIVERE
Estratto dell’articolo di Ugo Leo per www.lastampa.it
È la trama di molti film di fantascienza: due astronauti sono bloccati nello spazio e non sanno (ancora) come tornare indietro. Sunita “Suni” Williams e il comandante Barry “Butch” Wilmore sono arrivati alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a giugno come primo equipaggio a testare il nuovo Starliner della Boeing, che ha subito perdite di elio e guasti ai propulsori prima di attraccare, sollevando dubbi sulla sicurezza del volo di ritorno.
stazione spaziale internazionale 3
La Boeing ha insistito sul fatto che gli astronauti non sono bloccati e ha detto che «non c'è un rischio» nel riportarli indietro con lo Starliner, ma la NASA sta pensando di farli tornare con un volo SpaceX. Avrebbero dovuto rimanere nello spazio solo per otto giorni, ma ora sono lì da più di due mesi e potrebbero dover rimanere fino a febbraio. Ma hanno abbastanza scorte, come se la cavano mentalmente e com'è la vita quotidiana sulla ISS?
La ISS misura 109 metri da un capo all'altro, solo quattro metri in più rispetto all'intera lunghezza di un campo da calcio regolamentare. Lo spazio di vita e di lavoro, secondo la NASA, è più grande di una casa con sei camere da letto e dispone di sei posti letto, due bagni, una palestra e un “oblò” con vista a 360 gradi. Sunita Williams e il capitano Wilmore non sono soli: condividono le strutture con altri sette astronauti provenienti da altre missioni, quattro dei quali americani e tre russi.
C'è abbastanza cibo, acqua e ossigeno?
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Sì, ci sono scorte di riserva per mantenere gli astronauti in orbita per molto tempo. La stazione spaziale ha un proprio sistema di generazione di ossigeno e circa il 50% dell'ossigeno espirato viene recuperato dall'anidride carbonica. Per quanto riguarda l'acqua, la stazione dispone di un sistema di riciclaggio dell'urina in acqua potabile e una parte di questo sistema cattura anche l'umidità rilasciata nell'aria della cabina dal respiro e dal sudore dell'equipaggio.
Le scorte di cibo sono un po' più sofisticate. I pasti vengono preparati presso lo Space Food Systems Laboratory della NASA a Houston, dove gli chef si concentrano sul rendere il cibo appetibile e nutriente. Gran parte del cibo è disidratato, il che significa che deve essere riempito d'acqua prima di essere consumato, mentre alcuni sono già pronti e devono solo essere riscaldati.
stazione spaziale internazionale 2
Nella cucina della stazione si trovano carne (la punta di petto di manzo alla brace è un esempio di pasto offerto), uova, verdure, pane, snack salati e dolci. I membri dell'equipaggio possono anche richiedere alcuni dei loro prodotti preferiti. In un video sul canale YouTube della NASA, SunitaWilliams ha rivelato che il suo prodotto preferito è la crema Nutter Butter e ha mostrato un barattolo che la sua famiglia le aveva inviato.
Quando sono stati inviati gli ultimi rifornimenti?
La navicella riceve regolarmente rifornimenti dalla Terra, l'ultimo dei quali è arrivato il 6 agosto. Lanciati su un razzo dal Kazakistan il 30 maggio, i rifornimenti comprendevano circa tre tonnellate di cibo, carburante e altre forniture per Williams, Wilmore e gli altri sette membri dell'equipaggio a bordo. L'equipaggio può essenzialmente ordinare ciò che desidera su queste navicelle parlando con il Controllo Missione prima del lancio. [...]
stazione spaziale internazionale
Attualmente, tutti i cinque propulsori in avaria dello Starliner, tranne uno, sono stati riattivati in orbita. Si stanno effettuando dei test sulla Terra per cercare di rimediare ai problemi riscontrati nello spazio, ma gli ingegneri non sono sicuri di cosa li abbia causati e stanno anche cercando di fermare le perdite di elio nel sistema di propulsione dello Starliner, che è fondamentale per le manovre.
Boeing ha ribadito che la sua capsula potrebbe ancora riportare a casa gli astronauti in tutta sicurezza, ma l'azienda dovrà modificare il software dello Starliner nel caso in cui dovesse tornare senza equipaggio. Ken Bowersox, capo delle operazioni spaziali della NASA, ha suggerito che il ritorno a casa con lo stesso vettore è ancora un'opzione. Bowersox ha dichiarato che durante una recente riunione «molte persone si sono dette preoccupate e la decisione non era chiara». Il volo SpaceX su cui sarebbero saliti lascerebbe la Terra a settembre, ma i due astronauti previsti dovrebbero rimanere a casa per far posto a Williams e Wilmore. La decisione è attesa per la prossima settimana. [...]
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