VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
EJ Dickson per “Mic”
"Dio mio, guarda che tette" dice la donna seduta accanto a me. Siamo su un divano e guardiamo una ballerina di burlesque in tanga, mentre altre donne ben vestite sorseggiano un cocktail. Quando la ballerina si toglie il reggiseno, fischiano e fanno apprezzamenti cortesi. La mia vicina ci tiene a sottolineare: «Non sono gay, è che apprezzo le forme femminili. E quelle tette sono incredibili».
In qualunque altro locale di Manhattan, un commento così poco omosessuale avrebbe fatto inorridire, ma qui siamo allo “Skirt Club”, un posto per sole donne “bicurious”, nato a Londra e appena lanciato a New York City dalla fondatrice Geneviève LeJeune. Molte delle presenti hanno lasciato fidanzato e marito a casa per dedicarsi a passatempi saffici. Lisa, come altre, ha addirittura un accordo matrimoniale che la lascia libera di fare sesso omosessuale (non quello eterosessuale).
Ogni giovedì, al Madame Geneva del Lower East Side, le donne bevono prosecco, mangiano cioccolata e si scambiano racconti sulla prima esperienza omosessuale. L’idea di questi festini per solo ragazze venne alla londinese LeJeune, stufa di eventi simili organizzati da uomini, che non tengono conto dell’elemento finezza.
C’è bisogno di buona musica, un bicchiere di champagne e qualche mobile di lusso, oltre che materassi agli angoli della stanza. Le feste dello “Skirt Club” e simili rappresentano uno spazio sicuro per le bisessuali e per le donne curiose di esplorare la propria sessualità. Si sentono a disagio nei locali per lesbiche perché non si identificano come lesbiche. Qui possono fare un’esperienza e andare via senza problemi, in piena tendenza fluida. Si sa che le donne sono attratte dalle altre donne, infatti consumano soprattutto video lesbici sui siti porno. Insomma è un luogo dove tutte frequentano uomini, ma vanno a letto con le donne.
Attualmente è “cool” essere fluidi, vedi Cara Delevigne e Miley Cyrus. In questo locale le donne ballano con le donne, si toccano le ginocchia, si parlano all’orecchio. Le hostess che passano per i tavoli incoraggiano i flirt con alcuni giochi. In una cultura dove è perfettamente accettabile praticarsi reciprocamente il cunnilingus prima di tornare a casa dal marito, che ne è delle lesbiche che non si possono permettere di separare i desideri sessuali dalla vita privata? E’ questo il motivo per cui la comunità lesbica è molto critica nei confronti dello Skirt Club.
allo skirt club le ammogliate vanno a letto con le donne
Nel locale non ho visto molto sesso. Ho visto belle donne, ben vestite, eleganti e con stiletto, che erano ansiose di parlare con altre donne e flirtare, ma senza buttarsi in un’orgia dionisiaca. Non è mica un locale di scambisti. E’ la promessa della sesso ad aleggiare, più che il sesso vero e proprio. Promessa del sesso senza essere giudicate, etichettate, e senza sentirsi in pericolo. Le organizzatrici dell’evento stabiliscono chi entra, in base all’età, al fascino e alla professione. Qui come altrove, i benefici della liberazione sessuale se li godono solo quelli che hanno possibilità.
champagne e cunilingus allo skirt cluballo skirt club solo donne giovani ed eleganti
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