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SMETTETELA DI LAMENTARVI, IL MATRIMONIO SALVA LA VITA – LE PERSONE SPOSATE HANNO OLTRE IL 40% DI PROBABILITÀ IN MENO DI MORIRE PER MALATTIE CARDIACHE RISPETTO A CHI CHE NON LO È – A RIVELARLO È UN TEAM DI RICERCATORI DELLA KEELE UNIVERSITY CHE HA PRESO IN CONSIDERAZIONE I RISCHI PER DIVORZIATI E VEDOVI – A METTERVI IN GUARDIA È…
DAGONEWS
Le persone sposate hanno oltre il 40% di probabilità in meno di morire per malattie cardiache rispetto a coloro che non lo sono. È quanto emerge da uno studio dei ricercatori della Keele University, in Gran Bretagna, secondo i quali i risultati ottenuti sono così significativi che «lo stato civile di un paziente dovrebbe essere considerato come un fattore di rischio, insieme a pressione sanguigna e fumo».
Mamas Mamas, professore di cardiologia alla Keele University e consulente cardiologo presso il Royal Stoke Hospital, ha dichiarato: «Come medici chiediamo sempre lo stato civile, ma non lo consideriamo mai come un fattore di rischio.
Questo studio mostra come invece i medici dovrebbero pensare a tutta una serie di condizioni che possono portare allo sviluppo del primo infarto o del primo ictus, per avere migliori risultati a lungo termine».
I ricercatori hanno esaminato i dati provenienti dagli studi effettuati su due milioni di pazienti in tutto il mondo, di età tra i 42 e i 77 anni, tra il 1963 e il 2015.
Fattori di rischio noti come età, sesso, ipertensione, colesterolo, diabete e fumo sono responsabili per circa quattro quinti delle malattie cardiache e circolatorie. Rispetto alle persone sposate, coloro che non lo sono mai stati o che hanno divorziato o sono vedovi, hanno il 42 per cento di probabilità in più di sviluppare malattie cardiovascolari.
L'analisi dei dati ha dimostrato che il divorzio era associato a un rischio maggiore del 35% di sviluppare malattie cardiache sia per gli uomini che per le donne. Sia le vedove che i vedovi avevano il 16% in più di probabilità di avere un ictus, secondo la ricerca pubblicata sulla rivista Heart.
Secondo questo gruppo di medici il matrimonio è anche una forma importante di sostegno sociale visto che, secondo la ricerca, riduce anche le probabilità di demenza di un terzo.
«Essere sposati rende le persone più propense a chiedere aiuto al medico. Spesso gli uomini ci dicono: "Ho notato dei dolori al petto, ma non avevo intenzione di venire. Mia moglie ha insistito".
Inoltre i pazienti sono più propensi a seguire una cura e assumere farmaci se sono sposati. Ovviamente non c’è ragione di dubitare che lo stesso discorso valga per le persone non sposate che stanno insieme da tanto tempo».
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