dimissioni

IL LAVORO SMOBILITA L’UOMO – AUMENTANO LE PERSONE CHE SFANCULANO IL PROPRIO IMPIEGO PER CERCARE UN’OCCUPAZIONE MIGLIORE: NEL 2024 SI CONTANO 2 MILIONI DI DIMISSIONI PER COLPA DELLO STRESS, DEGLI ECCESSIVI CARICHI DI LAVORO, DEI SALARI TROPPO BASSI E DELLA SCARSA VALORIZZAZIONE DELLE PROFESSIONALITÀ – A LASCIARE SONO SOPRATTUTTO GLI ADDETTI DEL COMMERCIO, ATTIVITÀ DI TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO, SERVIZI DI ALLOGGIO E RISTORAZIONE, MA SI SCAPPA ANCHE DAL “POSTO FISSO” NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE…

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Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per "la Stampa"

 

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Colpa dello stress, ma non solo. Anche dei salari troppo bassi e del costo della vita che in tanti faticano a reggere.

Sta di fatto che la grande fuga dal lavoro alla ricerca di un impiego migliore, la famigerata «great resignation» nata negli Usa e poi dilagata nel mondo, non si arresta: nei primi 9 mesi dell'anno passato, secondo gli ultimi dati disponibili nella banca dati dell'Inps, si sono infatti registrate ben 1 milione 566 mila dimissioni volontarie. A fine 2024 quindi si arriverà ben sopra quota 2 milioni di dimissioni, un dato in linea coi 2 milioni e 182 del 2022 e di 2 milioni e 152 mila del 2023.

 

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Stress, eccessivi carichi di lavoro, salari troppo bassi, scarsa valorizzazione delle professionalità e la ricerca di una prospettiva migliore alla base di tante scelte. Lasciano il lavoro, insoddisfatti, provati (se non addirittura proprio esauriti), tanti dipendenti pubblici: medici e infermieri, innanzitutto, ma anche agenti della polizia locale, autisti di autobus, insegnanti e poliziotti.

 

A lasciare nei primi 9 mesi del 2024, in particolare, sono stati oltre 600 mila addetti del macrosettore che aggrega addetti del commercio, attività di trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e ristorazione, tutti comparti dove spesso si incrociano turni massacranti e stipendi non certo eccezionali. A seguire 281 mila addetti impegnati in attività manifatturiere, nei settori dell'energia e della gestione dei rifiuti e 278 mila persone che erano occupate nella attività professionali, scientifiche e tecniche, nei servizi amministrativi e di supporto.

 

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Anche il lavoro pubblico, in tutte le sue articolazioni, perde pezzi facendo registrare altre 102 mila dimissioni nelle amministrazioni pubbliche, a partire dai comuni (che già tra il 2016 ed il 2022 hanno subito un aumento dell'89% delle dimissioni volontarie) ed in settori come difesa, istruzione, sanità e assistenza sociale. «Un tempo il posto fisso era certezza e rifugio, oggi invece si sta spiegando un grande ripensamento sul posto pubblico» segnalano da tempo i sindacati.

 

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Nel campo della sanità secondo Anaao-Assomed nel 2024 altri 7 mila medici hanno lasciato le corsie degli ospedali.  […] infermieri: in 23 mila si sono infatti dimessi negli ultimi 4 anni.

[…] Il disagio psicologico è alla base di molte di queste scelte.

L'analisi dei dati raccolti dall'Inail nei primi 11 mesi del 2024 ha rivelato un aumento significativo delle denunce di malattie professionali legate a problemi del sistema nervoso e disturbi psichici e comportamentali, con quasi 9 mila denunce (+16,1% sul 2023).

L'esposizione prolungata a situazioni lavorative estenuanti, stressanti o emotivamente esaurienti sfocia poi nel burnout

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[…] Al rovescio però ci sono tanti lavori «belli», che danno soddisfazione. […]  tra le grandi aziende il luogo di lavoro ideale è rappresentato dalla catena di alberghi Hilton, tra le aziende medie la prima risulta invece Cisco Systems (settore information technology e networking), tra le medio piccole al primo posto c'è Biogen Italia (settore biotecnologie) mentre Auditel (rilevazione degli ascolti tv) prevale tra le piccole. Nel complesso una realtà su tre (30%) appartiene al settore dell'information technology […]