DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Estratto dell'articolo di Saverio Occhiuto per www.lastampa.it
È stata lei stessa a chiamare i familiari da un bar alla periferia di Castel Volturno, dove è entrata nella tarda serata di sabato chiedendo di poter usare il telefono: «Sto bene, torno a casa». In mattinata, alla questura di Lanciano, ha raccontato cosa le era successo: «Sono stata rapita da due uomini incappucciati che hanno poi tentato di uccidermi».
Il giallo della scomparsa di Milena Santirocco, 54 anni, l'insegnante di fitness e di danza scomparsa domenica scorsa da Lanciano senza dare più segni di vita si chiude così, con un lieto fine in cui nessuno aveva più sperato dopo sei giorni di ricerche, per terra e per mare, che in Abruzzo avevano mobilitato tutte le forze dell'ordine e della Protezione civile.
La donna avrebbe raggiunto il bar del Casertano dopo essere sfuggita, secondo il suo racconto, ai rapitori che avrebbero tentato di ucciderla immergendole la testa in un pozzo non molto distante dal centro abitato. Da qui, fingendosi morta, la sportiva insegnante di fitness avrebbe poi raggiunto a piedi il locale alla periferia di Castel Volturno, per chiedendo aiuto.
Separata e madre di due figli, si era allontanata domenica pomeriggio dalla sua abitazione di Lanciano, in Abruzzo, dicendo che sarebbe andata a fare una passeggiata. Poi aveva raggiunto in auto il lungomare di Torino di Sangro per incamminarsi in tuta e un giubbetto rosso lungo il percorso che era solita fare nel tempo libero: l'arrampicata lungo la collina circostante, una fitta riserva regionale che attraverso sentieri sterrati riconduce sulla via Verde, l'attuale pista ciclabile attraversata un tempo dal vecchio tracciato ferroviario.
Ma dalle 18,45 di domenica lo smartphone di Milena Santirocco è diventato improvvisamente muto. Due ore prima l'insegnante di fitness aveva postato un paio di foto della scogliera ciclopica sullo stato di Whatsapp, poi più nulla. Nelle stesse ore - ed è questo il particolare che aveva allarmato di più - era stato oscurato anche il suo profilo Facebook.
[...] Durante le indagini era emerso un altro particolare inquietante: nello scorso ottobre l'insegnante di fitness si era rivolta a un esorcista dopo avere scoperto alcuni oggetti strani nella sua palestra che Milena aveva ritenuto frutto di un «maleficio».
Tutto è però finito sabato sera quando la donna è entrata nel bar del Casertano per chiedere di poter usare il telefono, prima di recarsi in questura per dare le sue generalità, presentandosi con ferite ai polsi e gli abiti sporchi e stracciati. Anche le prime parole al barista sarebbero state le stesse pronunciate nella mattinata di oggi al commissariato di Lanciano: «Sono stata rapita».
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