1. SPARATORIA A BATON ROUGE, IN LOUISIANA, CONTRO LA POLIZIA: TRE AGENTI UCCISI 2. BATON ROUGE È IL LUOGO DOVE È STATO L'UCCISO L'AFROAMERICANO ALTON STERLING CHE HA INAUGURATO L'IMPRESSIONANTE SEQUENZA DI AFROAMERICANI UCCISI DALLA POLIZIA 3. CHI HA SPARATO SAREBBE IN FUGA. CHIUSE LE STRADE: E' IN CORSO UNA CACCIA ALL'UOMO

Repubblica.it

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Secondo quanto riporta Cnn, si teme per la vita di tre agenti di polizia, contro i quali qualcuno ha fatto fuoco a Baton Rouge, in Louisiana, dove il 5 luglio scorso l'ambulante afroamericano Alton Sterling è stato ucciso da un poliziotto. L'ufficio del sindaco di Baton Rouge, riporta il Washington Post, riferisce di almeno due agenti uccisi. Per il momento, la polizia locale parla di "spari contro più di un agente" nelle prime ore di domenica, a meno di un miglio di distanza dalla sede del Dipartimento di polizia della città. Il sergente Don Coppola, nello specifico, non ha aggiunto dettagli sul numero di agenti colpiti e sulla gravità delle ferite, aggiungendo che sono stati trasportati d'urgenza in ospedale.

Il 13 luglio scorso a Baton Rouge tre afroamericani erano stati arrestati dopo una rapina in un negozio di armi dove avevano portato via otto fucili automatici. Secondo gli inquirenti, i tre arrestati stavano preparando un attacco contro gli agenti di polizia. Una quarta persona era ricercata e sei degli otto fucili erano stati recuperati.

Usa Today cita l'emittente WBRZ-TV e scrive che spari sono stati esplosi contro tre agenti intorno alle 9 del mattino. Chiuse le strade tra il Dipartimento di polizia e la Interstate 12. Secondo un'altra emittente, WAFB-TV, un numero non precisato di agenti è stato preso di mira lungo la Airline Highway, all'altezza della Old Hammond Highway. Ancora WBRZ riporta di un intervento massiccio di forze di polizia nella zona, impegnate nella caccia a chi ha sparato.

Il caso di Alton Sterling è quello che ha inaugurato la nuova e impressionante sequenza di afroamericani uccisi per l'uso spregiudicato della forza da parte delle forze di polizia. La sua morte era stata filmata da un cellulare che aveva mostrato come l'ambulante, ormai spalle a terra e con due poliziotti addosso, era stato ucciso da uno degli agenti a bruciapelo, dopo che il collega gli aveva urlato che l'afroamericano aveva una pistola. Una volta diffuse, le immagini avevano innescato una notte di rabbiosa protesta, a Baton Rouge e in altre città statunitensi.

Protesta dilagata solo due giorni dopo, quando Saint Paul, sobborgo di Minneapolis, Minnesota, il 32enne Philando Castile era morto a seguito delle ferite riportate per i colpi che gli aveva esploso contro un agente di polizia. L'uomo era in auto con la compagna quando era stato fermato per un controllo. All'agente, Castile aveva dichiarato di avere una pistola legalmente registrata e aveva fatto per cercare il portafogli dove teneva il porto d'armi, gesto equivocato dal poliziotto che aveva fatto fuoco. Tutto questo mentre la compagna di Castile diffondeva anche questa sequenza in diretta su Facebook

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Altri due giorni ed ecco cadere sotto i colpi della polizia Alva Braziel a Houston, Texas.