LA STRAGE DI FIDENE SI POTEVA EVITARE – LA POLIZIA AVEVA LANCIATO L’ALLARME SULLE FALLE DEL POLIGONO DI TOR DI QUINTO, A ROMA, LO STESSO IN CUI CLAUDIO CAMPITI RUBO' ARMI E MUNIZIONI PRIMA DI UCCIDERE QUATTRO DONNE E FERENDO ALTRE TRE PERSONE, NEL 2022 – GLI AGENTI SCRISSERO UNA PEC AL POLIGONO, MA NESSUNO LA VIDE ("FU UNA SVISTA") - I PRECEDENTI: UN SOCIO SI ERA SUICIDATO NEI BAGNI DELLA STRUTTURA. UN UOMO HA RUBATO UN’ARMA PER FARE UNA RAPINA...

Estratto dell’articolo di Andrea Ossino per www.repubblica.it

POLIGONO DI TIRO A SEGNO NAZIONALE VIALE VIA TOR DI QUINTO ROMA

Prima una nota, poi un’altra e infine un sollecito: ma nessuno ha mai visto la pec con cui, 10 mesi prima della Strage di Fidene, il commissariato di Ponte Milvio aveva lanciato l’allarme su tutte le falle del poligono di tiro di Tor Di Quinto, lo stesso in cui Claudio Campiti nel dicembre del 2022 ha rubato armi e munizioni prima di fare irruzione nel dehor dove si riuniva il consorzio Valleverde uccidendo quattro donne ferendo altre tre persone. L'alert è però rimasto inascoltato. Anche per questo, secondo il sostituto procuratore Giovanni Musarò, Campiti non è il solo responsabile.

IL POST SUL BLOG DI CLAUDIO CAMPITI

Le responsabilità, dice il pm, sono anche dei vertici del poligono, del responsabile dell’armeria, del ministero dell’Interno e di quello della Difesa. Perché nessuno ha mosso un dito. Nessuno è intervenuto quando un socio si era suicidato nei bagni della struttura. Nessuno è intervenuto quando un uomo ha rubato un’arma per fare una rapina e nessuno, emerge adesso, è intervenuto quando i poliziotti del commissariato vicino hanno messo nero su bianco i pericoli che ruotavano intorno a quel circolo. […]

In altre parole nessuno ha fatto nulla. "È stata una svista, vengono lavorate "tantissime Pec ogni giorno" e "una svista può capitare a tutti", ha detto in aula l’allora dirigente della polizia amministrativa. Ancora: "Ho parlato con gli appartenenti alla squadra operativa con la quale ho lavorato nel tempo.

CLAUDIO CAMPITI

 Le persone con cui ho parlato mi hanno parlato di una 'svista'", aggiunge il dirigente di polizia parlando del porto d'armi di Campiti. Quindi il dirigente il 2 settembre da Ponte Milvio inviano una terza comunicazione: “Ho chiesto di fare un sollecito per riscontrare note precedenti perché nel frattempo c’era stato un seguito.

I carabinieri avevano interessato l’Asl e lo stesso soggetto iscritto al poligono si era autosospeso dal circolo a causa dello stress”. Proprio così: nessuno lo aveva sospeso. Solo lui, in un momento di lucidità, ha pensato fosse meglio non avere un’arma tra le mani. Eppure anche il poligono era stato avvisato. […]

LA PISTOLA USATA DA CLAUDIO CAMPITI PER LA STRAGE ALLA RIUNIONE DI CONDOMINIO A FIDENEpoligono di tiro tor di quinto LA CASA DOVE VIVEVA CLAUDIO CAMPITICLAUDIO CAMPITI BAR FIDENECLAUDIO CAMPITI LETTERALA CASA DOVE VIVEVA CLAUDIO CAMPITI AL CONSORZIO VALLE VERDE