DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Giulio De Santis per il 'Corriere della Sera'
Una battuta «spiritosa» per rompere il ghiaccio e strappare un sorriso all' allieva undicenne. «Adesso lo metto io il tuo elastico dei capelli». Ma farla sorridere sarebbe stato solo il trucco escogitato dal maestro di musica per mettere le mani addosso all' alunna durante una lezione davanti alla classe.
È questa la conclusione dell' indagine della pm Vittoria Bonfanti, che ha chiesto il rinvio a giudizio del docente accusandolo di violenza sessuale con diverse aggravanti: dall' età della vittima, inferiore ai quattordici anni, all' aver commesso il reato all' interno di un istituto scolastico.
L' imputato, S.R., 64 anni, è stato sospeso in via cautelativa dalla direzione della scuola media, che si trova al quartiere Trieste. Interrogato dagli inquirenti, l' insegnante, incensurato, ha sempre respinto le accuse. I genitori della ragazzina si costituiranno parte civile assistiti dall' avvocato Riccardo Luponio.
Il provvedimento della Procura arriva a dieci giorni di distanza dalla condanna a cinque anni di reclusione pronunciata nei confronti di un altro docente di musica, che insegnava in una scuola nella zona sud della Capitale.
In quel caso le vittime erano quattro, molestate più volte nel corso dell' intero anno scolastico 2012-2013. Intanto la cronaca di questi giorni racconta come altri due professori sono accusati di aver abusato di alcune alunne.
O inviando sms erotici, come sarebbe avvenuto al liceo Tasso, o addirittura approfittandone fisicamente, come sarebbe accaduto al liceo Massimo, dove un insegnante è stato arrestato.
Il caso del maestro di musica che ora rischia il processo risale al 17 ottobre del 2014.
L' approccio del docente con la sua alunna era stato apparentemente scherzoso. La ragazzina si era accostata alla cattedra per chiedere una spiegazione ma il professore, prima che la giovane gli ponesse il quesito, le aveva tolto il nastro dai capelli sfoderando un' aria bonaria. Alla domanda dell' allieva sul perché del gesto, il professore aveva risposto: «Adesso lo metto io il tuo elastico».
L' alunna si era messa a ridere e si era avvicinata al docente per vedere come stava con il nastro in testa. Ma l' anziano maestro, benché fossero presenti altri allievi, aveva allungato le mani in modo spudorato, toccandola nelle parti intime. Un palpeggiamento lungo, di fronte al quale la ragazzina non era riuscita ad approntare una reazione immediata. Aveva abbassato lo sguardo, era arrossita e era tornata in fretta al banco.
Dopo pochi giorni, la denuncia dei genitori, ritenuta attendibile dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dalla pm Bonfanti.
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