castello di torella del sannio

SUPERBONUS, CROLLA IL CASTELLO DI CARTA – LA TRUFFA DEGLI SGRAVI FISCALI RICHIESTI PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL CASTELLO DI TORELLA DEL SANNIO, VICINO CAMPOBASSO - QUESTA È UNA DELLE SEI FORTEZZE IN ITALIA AD AVER CHIESTO LE AGEVOLAZIONI DEL SUPERBONUS. ED È FINITA AL CENTRO DI UNA INDAGINE PERCHÉ I LAVORI NON SONO MAI INIZIATI, NONOSTANTE FOSSERO STATE PRESENTATE FATTURE PER 146 MILA EURO INTESTATE AL PROPRIETARIO, CHE PERÒ... ERA DEFUNTO - UN COMMERCIALISTA, UN TECNICO E ALTRE DUE PERSONE SONO FINITE AI DOMICILIARI

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Estratto dell’articolo di Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”

 

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«Per fortuna, quando la finanza è venuta a bussare la faccenda era già stata chiarita...». Angela Piscitelli è la moglie di Leonardo Cammarano, comproprietario del castello di Torella del Sannio, Campobasso. Questa è una delle sei fortezze in tutta Italia ad aver richiesto le agevolazioni del Superbonus ed è finito al centro di una indagine lo scorso marzo perché i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati a fronte di 146 mila euro di fatture già presentate e intestate proprio a Cammarano.

 

Col dettaglio, non irrilevante, che il filosofo, scrittore, traduttore, pittore nonché genero di Benedetto Croce era già morto mesi prima, 92enne, nel villaggio di Saint-Vertu, in Borgogna, dove aveva vissuto gli ultimi anni: «Oltre alla sorpresa e allo sconcerto per quella comunicazione dei finanzieri, c’è stata forte l’amarezza per l’oltraggio alla memoria di mio marito. Una cosa davvero schifosa», dice Piscitelli.

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A ben vedere la truffa aveva le gambe corte, perché sulla struttura insiste non uno ma tre vincoli della soprintendenza: architettonico, sull’archivio con 5.000 opere e sulla casa museo allestita al suo interno e dedicata alla madre di Cammarano, la pittrice e direttrice d’orchestra Elena Ciamarra: «È impossibile pensare anche solo di spostare una pietra — continua la donna — eppure per qualche mese la pratica edilizia è andata avanti».

 

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La banda finita ai domiciliari era composta da un commercialista, un tecnico asseveratore e altri due soggetti. Nei cassetti fiscali delle due società utilizzate per operazioni illecite anche in altre province sono stati sequestrati crediti per 1,4 milioni di euro, in parte già ceduti a una società terza (non coinvolta).

 

La truffa si basava sulle firme false del defunto Cammarano, copiate da uno dei tanti documenti a suo nome e reperibili con facilità (è stato anche capostruttura della sede Rai in Molise) […]

SUPERBONUS RECORD DI TRUFFE

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