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Alex Maxia (ANSA) - GOTEBORG, 15 DIC - La Chiesa di Svezia a Goteborg è stata incaricata dall'Agenzia nazionale per le emergenze civili (Msb) di prepararsi alla possibilità di seppellire 30.000 persone in caso di guerra o di un grave disastro. La notizia è stata data da Sveriges Radio, la radio del servizio pubblico svedese, e indica come il Paese si stia preparando, dopo l'adesione alla Nato, a uno scenario di guerra che inquieta sempre di più i Paesi europei, specie quelli del Nord più vicini ai confini con la Russia.
"Dobbiamo essere pronti a seppellire i soldati caduti. Questa per noi è una novità", ha detto Katarina Evenseth, responsabile per i cimiteri presso la Chiesa luterana di Svezia, che gestisce la maggior parte dei cimiteri nel comune di Goteborg. La Msb ha chiesto alla città di predisporre dieci ettari di terreno in modo da poter seppellire in poco tempo l'equivalente del 5% della popolazione.
"La particolarità delle tombe di guerra è che le salme dei soldati caduti dovrebbero poter essere eventualmente trasferite nei loro Paesi d'origine o nelle loro città di provenienza quando la situazione sarà di nuovo calma", ha detto ancora Evenseth. Dopo la fine della guerra fredda, la Svezia aveva ridimensionato le proprie infrastrutture di difesa e ora sta lavorando per ricostruirle, mentre la vicina Finlandia le ha mantenute per tutto il tempo.
A seguito dell'invasione dell'Ucraina, entrambi i Paesi hanno chiesto di unirsi alla Nato e i politici locali hanno iniziato a parlare apertamente di uno scenario di guerra come di una prospettiva possibile. "In Finlandia non hanno mai dimenticato che la guerra era una possibilità effettiva mentre in Svezia le autorità lo hanno dovuto spiegare e ricordare alla popolazione " ha detto all'ANSA Lmari Käihkö, professore presso l'università di difesa svedese Försvarshögskolan.
Ad ogni modo, dal 1931 in Svezia è attivo un sistema di difesa totale di cui è parte integrante il sistema d'allarme della popolazione che quattro volte l'anno, nel primo lunedì del mese e alle 15 in punto, fa risuonare le sirene per verificare che tutto sia perfettamente funzionante.
La popolazione è tenuta a sintonizzarsi sui canali FM della radio pubblica per capire il tipo di crisi e seguire le istruzioni dalle autorità. Inoltre, l'Agenzia Msb provvede alla distribuzione di opuscoli in cui sono contenute raccomandazioni dettagliata sul da farsi in caso di emergenza, prima tra tutte quella di avere in casa riserve di acqua potabile e cibo per essere autosufficienti per almeno 72 ore.
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