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Guido Santevecchi per www.corriere.it
KIM JONG UN E LA MINI TESTATA NUCLEARE
La Corea del Nord minaccia nuovamente di «premere il bottone e ridurre in fiamme e cenere le basi del nemico» sudcoreano e americano. Ma questa volta aggiunge al messaggio le foto di Kim Jong-un che ispeziona l’arsenale e posa accanto a quella che viene definita «una testata nucleare miniaturizzata» pronta per l’impiego. «Le testate nucleari sono state standardizzate e miniaturizzate per essere inserite in missili balistici, questo può essere definito un vero deterrente nucleare», ha detto Kim nel resoconto dell’agenzia statale KCNA.
Le immagini sono state pubblicate dal giornale nordcoreano "Rodong Sinmun": Kim, colbacco e occhiali da vista, posa accanto a una sfera che sarebbe il contenitore di una testata nucleare che sarebbe stata miniaturizzata per essere montata su un missile. Probabilmente è un modello, ma inquietante: per la prima volta è il dittatore in prima persona ad annunciare (minacciare) che il suo Paese ha raggiunto la tecnologia per lanciare un ordigno nucleare.
Impossibile dire se il servizio fotografico della propaganda nordcoreana mostri una vera testata. Secondo l’intelligence occidentale Pyongyang non avrebbe ancora la tecnologia capace di miniaturizzare un ordigno e poi adattarlo a un missile. Ma a gennaio il regime ha festeggiato un test nucleare sotterraneo sostenendo che si è trattato di una bomba all’idrogeno: e a febbraio ha messo in orbita un satellite con un razzo che sarebbe in realtà un missile intercontinentale «camuffato».
Le forze sudcoreane e quelle americane sono impegnate da lunedì nelle loro annuali manovre militari congiunte che impiegheranno il numero più elevato di uomini nella storia dell’alleanza: 315 mila.
Per Key Resolve e Foal Eagle (questi i nomi delle esercitazioni) l’esercito di Seul schiera 300 mila uomini, quello Usa 15 mila, il quadruplo rispetto al 2015. Un’esibizione di potenza e risolutezza di fronte alla Corea del Nord, che il 6 gennaio ha condotto un test nucleare e il 7 febbraio ha messo in orbita un satellite con un razzo che secondo gli analisti occidentali è un missile intercontinentale mascherato.
kim jong un corea del nord 2kim jong un con funzionario del partito comunista cinese liu yunshan sinistra
Le manovre andranno avanti fino al 30 aprile, in parte simulate sui computer (nella fase di risposta a un attacco nucleare); altre fasi con spiegamento di uomini e mezzi. Il Pentagono impiegherà quattro cacciabombardieri F-22 Raptor con tecnologia stealth, un sottomarino e una portaerei a propulsione nucleare con la sua squadra di appoggio. Gli F-22 sono stati spostati in una base vicina a Seul proprio per mandare un segnale forte a Pyongyang: in dieci minuti sarebbero in grado di compiere una missione di bombardamento su obiettivi nordcoreani.
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