
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Il particolare ricordato dal comandante rappresenta un punto chiave per le indagini, soprattutto per l'accusa, che ha sempre sostenuto che Yara sia morta proprio nel campo di Chignolo, dove è stata ritrovata.
Quando è morta, Yara Gambirasio, stringeva in una mano un ciuffo d'erba ancora radicato a terra. A dirlo è stato Michele Lorusso, il comandante dei Ros di Brescia chiamato a testimoniare, il 23 settembre, al processo contro Massimo Bossetti, unico imputato per la morte della ragazzina.
Il luogo dell'omicidio - Il particolare ricordato dal comandante rappresenta un punto chiave per le indagini, soprattutto per l'accusa, che ha sempre sostenuto che Yara sia morta proprio nel campo di Chignolo, dove è stata ritrovata. La difesa, invece, sostiene che la ragazza sia stata gettata solo in seguito fra le sterpaglie e li, nei suoi ultimi attimi di vita, abbia stretto quel ciuffo d'erba.
BOSSETTI
bossetti
yara gambirasio con le amiche
Il computer - I dubbi rimangono tanti e il processo continua, concentrandosi, ora, sulla pista informatica. Proprio nel computer di Bossetti, come è noto, sono stati trovati campi di ricerca come "sottomissione" o "ragazza nuda imbragata". Ma non si è potuto scavare più di tanto, perché sono stati usati ben tre programmi molto specifici per eliminare la memoria del computer. Così il recupero dei dati è stato difficilissimo, altra cosa che non depone a favore di Bossetti.
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE…
DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL…
FLASH – BRUNO VESPA, LA “SPALLA” DEL GOVERNO MELONI: IL GIORNALISTA IN RAI E' PERFETTO PER DARE…
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…