
DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’,…
“L’INCHIESTA DI MILANO? ADESSO È PEGGIO DI TANGENTOPOLI: I VANTAGGI SONO PERSONALI, NON PER LA POLITICA" – TIZIANA PARENTI, SOSTITUTO PROCURATORE AI TEMPI DI “MANI PULITE”: “OGGI CI SONO SOLO INDIVIDUI CHE VOGLIONO FARE LA LORO SCALATA E CHE UTILIZZANO QUALUNQUE MEZZO – LE TANGENTI? SONO DECENNI CHE NESSUNO PORTA PIÙ LA BUSTA O LA VALIGETTA AL BAR. LE UTILITÀ OGGI SONO CHE SE IO OGGI PROCURO A TE UN APPALTO, E TU POI NOMINI UN MIO AMICO COME CONSULENTE, È ATTRAVERSO LE CONSULENZE CHE ARRIVA LA CORRUZIONE. SI GUASTA IL MERCATO - LA BUSTARELLA, OGGI, STA IN QUALUNQUE VANTAGGIO TU POSSA TRARRE DALLA MIA ATTIVITÀ E IO DALLA TUA CONCESSIONE.
Estratto dell’articolo di F.Mos. per “la Stampa”
«I fatti specifici non li conosco […] Bisogna aspettare senza dare giudizi […] Però se parliamo del sistema, non solo a Milano ma ovunque, non possiamo non riconoscere che ormai viviamo in un sistema che marcisce l'economia, marcisce la società e ammazza la politica».
Tiziana Parenti, sostituto procuratore milanese ai tempi di Mani Pulite, per i giornali "Titti la Rossa", sia per la chioma sia perché si occupò delle "tangenti rosse", deputata di Forza Italia per due legislature negli anni Novanta, avvocatessa e più recentemente possibile nome del centrodestra per la Corte Costituzionale, ci tiene subito a sottolineare le differenze fra ciò sta accadendo oggi e Tangentopoli.
«Non c'è nessuna nuova Tangentopoli. È tutta un'altra cosa, perché il mondo in questi trentadue anni è cambiato tantissimo- spiega - . La prima differenza abissale è che qui siamo di fronte a un'indagine fatta davvero indagando, come si dovrebbe sempre fare, non a un'inchiesta in cui c'è quello che la dice, quell'altro che la ripete e un terzo che fa un altro nome a piacere».
Sta dicendo che i magistrati di oggi lavorano meglio?
«Il lavoro di oggi è molto, molto più serio. […] Il problema di Tangentopoli era il problema del finanziamento alla politica. Oggi siamo in un'ottica completamente diversa perché la politica non esiste più».
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Cosa intende?
«All'epoca nella maggior parte dei casi […] il tutto era fatto in un'ottica di finanziamento alla politica. La distribuzione, non avveniva fra me e me, con gli amici miei, ma fra tutti i partiti. Oggi ci sono solo individui che vogliono fare la loro scalata e che utilizzano qualunque mezzo. Gli amici sono la loro assicurazione sul futuro, non politico, ma personale».
Una volta si parlava di bustarelle. Oggi di tangenti per il momento però non se ne vedono…
«Non scherziamo. Sono decenni che nessuno porta più la busta o la valigetta al bar. Le utilità oggi sono che se io oggi procuro a te un appalto, e tu poi nomini un mio amico come consulente, è attraverso le consulenze che arriva la corruzione.
Si guasta il mercato - perché gli architetti, gli ingegneri e i costruttori più bravi se ne vanno - e il conflitto di interessi produce un cortocircuito fra pubblico e privato. La bustarella, oggi, sta in qualunque vantaggio tu possa trarre dalla mia attività e io dalla tua concessione. Pensare che la corruzione sia legata a qualche biglietto da 50, da 100 o da 500 euro ormai è una cosa antistorica. Lo fanno gli sfigati».
[…] Come giudica gli attuali rapporti fra politica e magistratura?
«Una volta secondo me c'era più dignità. Oggi se un magistrato fa un'indagine che interessa un politico, il politico dice "la legge sono io, a me non mi va bene questa tua indagine, io cambio la legge". E questo è un mostro».
Una larga fetta del mondo politico in realtà si lamenta delle ingerenze della magistratura…
«La verità è che siamo arrivati all'annientamento della politica, intesa come discorso di collettività e quindi dell'interesse comune, che ciascuno si considera superiore alla legge. Quello l'hanno assolto in primo grado? Allora non si può più fare l'appello. L'altro fa l'indagine? Benissimo, allora eliminiamo il titolo di reato. Non so se tutti vogliono imitare Donald Trump, ma noi siamo un altro tipo di democrazia».
Vede una deriva trumpiana?
«La casta si è consacrata a se stessa. […] Il welfare, ad esempio, ce l'ha garantito la classe politica della Prima Repubblica. Quella di oggi, che è assolutamente egocentrica, ci ammazza tutta la socialità, perché la legge è la casta e la casta si fa la legge o abolisce la legge precedente a seconda del suo tornaconto». […]
I PROTAGONISTI DELL INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO SULL URBANISTICA
contestazione del centrodestra contro beppe sala in consiglio comunale 4
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