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LA TREGUA DI PASQUA – TRUMP VUOLE RAGGIUNGERE UN ACCORDO CON UCRAINA E RUSSIA ENTRO IL 20 APRILE: È UNA DATA SIMBOLICA, VISTO CHE QUEST’ANNO LA PASQUA ORTODOSSA E QUELLA CATTOLICA COINCIDONO. PUTIN, PERÒ, NON SEMBRA AVERE FRETTA, E CONTINUA A BOMBARDARE INFRASTRUTTURE ENERGETICHE UCRAINA, NONOSTANTE L’ACCORDO CON GLI AMERICANI PER UNO STOP AGLI ATTACCHI ALLE CENTRALI – ZELENSKY CHIEDE DI RAFFORZARE LE SANZIONI: “NECESSARIE NUOVE PRESSIONI SU MOSCA”
BLOOMBERG, 'USA PUNTANO A TREGUA MOSCA-KIEV ENTRO PASQUA'
(ANSA) - ROMA, 23 MAR - La Casa Bianca punta a raggiungere un accordo di tregua tra l'Ucraina e la Russia entro il 20 aprile, che quest'anno coincide con la Pasqua sia per la Chiesa cattolica che per quella ortodossa, mentre Vladimir Putin "sembra non avere fretta". Lo riferisce Bloomberg citando fonti vicine al dossier, aggiungendo che gli Usa riconoscono "che i tempi potrebbero slittare".
ZELENSKY, 'RAFFORZARE LE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA'
(ANSA) - ROMA, 23 MAR - "Le sanzioni contro i terroristi russi dovrebbero essere più efficaci. Ogni schema che consenta loro di eludere il regime sanzionatorio deve essere eliminato": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando gli attacchi russi delle ultime 48 ore. "Sono necessarie nuove soluzioni e nuove pressioni su Mosca affinché fermi questi attacchi e questa guerra - prosegue -. Dobbiamo rafforzare l'Ucraina e il nostro esercito: più difesa aerea e vera assistenza".
LA SITUAZIONE IN UCRAINA DOPO LA PROPOSTA DI CESSATE IL FUOCO DEL 18 MARZO 2025
I RAID DEI DRONI RUSSI SUI NEGOZIATI DI PACE: STRAGE A ZAPORIZHZHIA
Estratto dell’articolo di Paolo Brera per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/esteri/2025/03/23/news/zaporizhzhia_strage_guerra_ucraina-424080216/
[…] Anche ora, mentre scriviamo, suonano sirene d’allarme aereo a Kiev, e si colora di rosso la mappa del pericolo in tutta l’Ucraina orientale e centrale: il monitoraggio ha identificato nuove ondate di droni russi in volo, e a Podyl ne hanno appena abbattuto un altro.
Negli ultimi giorni gli attacchi alle infrastrutture energetiche sono stati continui. Dovrebbero essere protette dall’accordo che le parti hanno assunto con gli americani, dichiarandone l’immediato rispetto, e invece sono regolarmente sotto tiro sia in Ucraina che in Russia.
Ieri il ministero degli Esteri russo ha detto che Mosca «si riserva il diritto di una risposta simmetrica ai continui attacchi dell’Ucraina contro impianti energetici». La sfiducia reciproca mina il negoziato in cui oggi si torna a parlare di cessate il fuoco, se non ancora di pace.
«Ho tenuto una riunione del gabinetto militare a Kharkiv — dice Zelensky — con il capo delle forze armate Syrskyi, il ministro della Difesa Umerov e il capo di Stato maggiore Hnatov. Abbiamo discusso della situazione al fronte e degli sviluppi a Zaporizhzhia, Donetsk, Kharkiv, Sumy e dell’operazione nella regione di Kursk. Ci siamo preparati per l’incontro tra le delegazioni ucraina e americana in Arabia Saudita».
evacuazione civili mariupol 11
Poche ore prima aveva visitato gli scenari più delicati del conflitto, da Pokrovsk nel Donbass ai comandi nella regione di Kharkiv. «Zelensky è in una situazione molto difficile, è il momento migliore per un accordo», gli ha ricordato il negoziatore americano Witkoff. La tenuta del fronte è cruciale e il morale delle truppe non è certo altissimo, con un negoziato al ribasso di fronte alle promesse per cui tanti soldati sono caduti.
Missili su centrali elettriche, droni sui depositi di greggio La tregua che non c’è
Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”
volodymyr zelensky in polo alla casa bianca con donald trump
Almeno 7 civili morti ieri sotto le bombe in Ucraina, diversi attacchi di droni russi nel Paese. Colpite Zaporizhzhia, Sumy, Odessa e numerose aree lungo la linea calda del fronte nel Donbass. Colpita anche la capitale Kiev Dalle 22,30 locali di ieri sera forti esplosioni si sono udite anche in centro. Appello del sindaco a stare nei rifugi. Continui spari contraerea. Intanto l’aviazione ucraina ha attaccato un posto comando nella regione frontaliera russa di Belgorod. Lo stato maggiore ucraino sostiene di avere abbattuto almeno 100 sui 173 droni russi tirati in 24 ore. Mosca da parte sua dichiara l’abbattimento di una cinquantina di droni ucraini.
Domani cominciano i colloqui separati tra la delegazione americana con quelle russa e ucraina in Arabia Saudita per cercare di mettere a punto l’accordo per il cessate il fuoco limitato alle strutture energetiche dei due Paesi nemici e in tutta l’area del bacino del Mar Nero. Non è un lavoro da poco: occorre definire quali siano le strutture. Zelensky ha una sua lista «allargata». Putin esige che non vengano più colpite le raffinerie, i depositi di gas e greggio e le infrastrutture che garantiscono l’export energetico russo.
battaglia tra russi e ucraini a lysychansk 7
Soprattutto, si deve capire come monitorare la tregua. Sembra che i satelliti e l’intelligence Usa possano essere di grande aiuto. Ma ad oggi gli attacchi continuano: i 30 giorni di cessate il fuoco non sono ancora iniziati. È sufficiente un veloce sguardo alle cronache belliche degli ultimi giorni per rendersene conto. In sostanza, nulla è cambiato sui campi di guerra dalle due ore e mezzo di conversazione telefonica tra Trump e Putin il 18 marzo, seguita dall’ora tra Trump e Zelensky il giorno dopo.
[…] Gli ucraini segnalano unicamente i danni e le vittime civili, non è dato sapere se siano stati uccisi soldati o colpiti siti militari. A loro volta, attaccano l’aeroporto militare russo di Engles-2. Il 21 marzo si replica con maggiore intensità. I russi sparano 214 droni Shahed. Odessa subisce gravi danni. I droni ucraini si concentrano sulla regione russa di Volgograd, dove sembra sia stata centrata la base di Marinovka. Il ministro della Difesa a Mosca dichiara di avere abbattuto 43 droni. Nelle ultime 24 ore tra civili russi e ucraini si conterebbero una quindicina di morti e un’ottantina di feriti.
Del cessate il fuoco «parziale» annunciato da Trump per adesso non c’è traccia alcuna.
I QUATTRO LIVELLI DI PROTEZIONE DELL UCRAINA IN CASO DI CESSATE IL FUOCO
Si combatte come sempre e forse di più per marcare il terreno. Putin annuncia che verranno perseguitati e deportati gli abitanti delle regioni ucraine occupate che entro il 10 settembre non avranno preso la cittadinanza russa. Ieri i portavoce presidenziali a Kiev hanno diffuso il video della visita di Zelensky presso le unità impegnate a Pokrovsk, dove nelle ultime ore sono avvenuti una cinquantina di scontri. Il presidente ha consegnato alcune medaglie e ringraziato «chiunque combatta per l’Ucraina e ci sostiene». Nessuno accenno a una possibile tregua imminente. La parola d’ordine rimane: resistere.
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