LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…
Davide Milosa per “il Fatto Quotidiano”
FONDINA STRAPPATA FAKE ATTRIBUITA AL CASO DI TRIESTE
Ventiquattro ore dopo il duplice omicidio di due agenti di polizia in Questura a Trieste, è tempo del cordoglio, ma anche di indagini che inevitabilmente innescano dubbi e polemiche. Non è certo un bel sentire dopo la morte dell' agente scelto Pierluigi Rotta, 34 anni, e dell' agente semplice Matteo Demenego, 31 anni, sui cui destini sarebbe giusto far scendere un amorevole silenzio.
Invece tutto si ribalta.
alejandro augusto stephan meran 2
E ora sul piatto c' è il tema delle fondine dei due poliziotti. Entrambe sono state sequestrate, come anche le armi. Atto primo di una futura perizia che sarà decisiva per orientare l' inchiesta. Si procede con l' accusa di omicidio plurimo a carico di Alejandro Augusto Stephan Meran, dominicano di 29 anni, il quale ieri non ha risposto al magistrato. Nessuna accusa, invece, a carico del fratello 32enne. È stato lui, venerdì pomeriggio, a chiamare la polizia e a convincere il fratello a consegnarsi.
Ma torniamo all' inchiesta e alle fondine delle pistole. Per quanto risulta dalla ricostruzione, Meran uscito dal bagno ingaggia una colluttazione con Rotta, riesce poi a rubargli l' arma e fa fuoco. Demenego allertato dagli spari si avvicina e viene colpito. Quando è a terra, Meran addirittura gli strappa dal cinturone l' intera fondina con la Beretta inserita.
Su questo si innesta la polemica sollevata dal Sindacato autonomo di polizia (Sap) per il quale "al primo agente è stata sfilata la pistola perché aveva una fondina vecchia, in quanto quella in dotazione gli si era rotta. Al secondo agente ucciso, la fondina sarebbe stata strappata dalla cintura".
TRIESTE, LA PISTOLA CON CUI SONO STATI UCCISI I DUE POLIZIOTTI
Fondine vecchie o difettose, questo giustificherebbe l' intera vicenda? Nemmeno per sogno e ne sono convinte anche nei sindacati, a cominciare dall' Associazione funzionari (Anfp). La risposta del Dipartimento di pubblica sicurezza è stata netta: "Speculazioni odiose" e forse anche premature. Secondo fonti sindacali, Rotta aveva in dotazione una fondina in cordura, quella classica che viene fornita assieme al cinturone. Questo tipo di fondina ha una sicura per l' arma costituita da una semplice linguetta che in molti casi l' agente toglie senza nemmeno accorgersene. Ancora prima di questa fondina, c' era la classica in pelle bianca senza sicura se non una semplice clip. Demenego, invece, avrebbe avuto in dotazione la fondina nuova con un sistema rotante per quando l' agente si siede nella Volante.
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trieste, due agenti uccisi in una sparatoria
Queste fondine sono state denunciate dal Sap perché ritenute difettose e in molti casi sono state ritirate. Che le armi dei due agenti fossero o meno legate al correggiolo è ancor meno rilevante. Fatta la storia delle fondine, nulla cambia. Sicura o non sicura, fondina nuova o vecchia, tutto nasce dalla follia di Meran, il cui disagio psichico confermato ancora ieri dalla madre non era mai stato certificato. Nel momento in cui il dominicano ruba la pistola si trova in mano con buona probabilità un' arma con il colpo in canna, altrimenti avrebbe dovuto armarla perdendo tempo prezioso. Ma anche questa è polemica sterile. Tenere il colpo in canna con o senza sicura all' arma è, a oggi, a totale discrezionalità dell' operatore.
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Qualche vecchio agente poi ha sollevato il problema delle manette che non sono state usate. Va detto però che il dominicano non era stato fermato in flagranza. Meran non è uno spacciatore inseguito e ammanettato come capita di vedere spesso nelle nostre città.
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Meran chiama la polizia e si consegna. Quando arriva in Questura c' è anche il fratello. Addirittura scherzano con gli agenti. La situazione è chiaramente rilassata, il che giustifica in tutto e per tutto il non utilizzo delle manette.
alejandro augusto stephan meran
E così torniamo al punto di partenza. Alla fatalità di un evento che semmai, ci spiega un importante dirigente della Polizia di Stato, "dimostra quanto sia pericoloso il nostro mestiere, ogni giorno, per ogni banale accompagnamento". È il calcolo del rischio che corre sempre su un crinale pericoloso. Il questore Giuseppe Petronzi, poliziotto di grande esperienza, ha spiegato che "la dinamica è chiara, ma fare ipotesi al momento non è serio".
Dagli ultimi rilievi emerge che Meran ha esploso 23 colpi usando entrambe le pistole. Il duplice omicidio è avvenuto in uno spazio chiuso dove erano presenti solamente le due vittime e Meran. Ieri sia la madre che il fratello dell' assassino hanno chiesto scusa ai parenti delle vittime. "Non so come chiedere perdono a queste famiglie", ha detto la madre Betania. Prego Dio che dia loro la pace e che un giorno possano perdonare". "Mi dispiace tanto - ha aggiunto Carlysle Stephan Meran - mio fratello ha fatto un disastro". Venerdì pomeriggio al telefono con la polizia lui aveva detto che Alejandro "era molto agitato". Un' agitazione che, però, è rimasta sotto traccia fino a quando è esplosa all' improvviso.
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