steve witkoff e marco rubio zelensky vladimir putin

TRUMP APPARECCHIA UN PIANO A MISURA DI PUTIN – LA BOZZA PER UN ACCORDO DI PACE, PRESENTATA A PARIGI DA STEVE WITKOFF E MARCO RUBIO LA SCORSA SETTIMANA, PREVEDE IL NO ALL’INGRESSO DI KIEV NELLA NATO, IL RICONOSCIMENTO DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA E LA CREAZIONE DI UNA ZONA NEUTRALE INTORNO A ZAPORIZHZHIA – LO STATUS DELLE ALTRE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL’ARMATA ROSSA RESTEREBBE INDEFINITO: NEL DOCUMENTO NON VIENE CHIESTO IL RITIRO DELLE TRUPPE DI MOSCA – PER ZELENSKY ALCUNI PUNTI SONO INACCETTABILI…

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Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”

 

https://www.repubblica.it/esteri/2025/04/21/news/piano_usa_kiev_no_nato_riconoscimento_crimea_russa-424140401/

 

emmanuel macron steve witkoff marco rubio foto lapresse

Il piano americano per l’Ucraina prende forma e ora tocca a Kiev dire la sua. Al vertice di Parigi della scorsa settimana, gli Stati Uniti hanno presentato agli europei e agli ucraini le idee per un accordo con la Russia che metta fine alla guerra, e si aspettano una risposta dalla presidenza Zelensky al prossimo vertice trilaterale previsto per mercoledì a Londra. Se convergeranno su una posizione comune allora la bozza verrà sottoposta a Putin.

 

Trump, che ha minacciato di ritirarsi dai negoziati se non verranno fatti passi avanti, ha detto di sperare in un accordo già «questa settimana», così poi «entrambe le parti cominceranno a fare grandi affari con gli Stati Uniti d’America, che stanno prosperando, e faranno una fortuna!».

 

volodymyr zelensky donald trump

Citando funzionari occidentali, il Wall Street Journal descrive alcuni dei punti principali della proposta americana. Il primo riguarda il no all’ingresso dell’Ucraina nella Nato, accolto con prevedibile soddisfazione dal Cremlino. «È una posizione che coincide con la nostra», ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov.

 

In passato, gli ucraini hanno rifiutato l’idea che ci possano essere veti esterni all’adesione del loro Paese ad alleanze e organizzazioni internazionali, ma a metà febbraio anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si era allineato alla posizione americana chiarendo che a Kiev non è mai stato promesso l’ingresso nell’Alleanza come parte di un eventuale accordo di pace.

 

Steve Witkoff e Vladimir putin

L’altro tasto dolente per l’Ucraina, in guerra ormai da più di tre […] Gli americani offrono di riconoscere l’annessione russa della Crimea e propongono la creazione di una zona neutrale intorno a Zaporizhzhia, assumendosi il controllo della centrale nucleare, la più grande d’Europa.

 

Lo status e il destino delle altre regioni ucraine occupate, invece, resterebbero indefiniti: non si parla di riconoscimento formale ma non viene neppure chiesto il ritiro delle truppe di Mosca, che nel 2022 ha dichiarato illegalmente parte della Federazione russa le regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Queste ultime due peraltro non sono nemmeno interamente sotto il controllo di Mosca.

 

emmanuel macron steve witkoff marco rubio jean noel barrot foto lapresse

Per l’Ucraina alcuni di questi punti sono controversi, altri sono del tutto inaccettabili, come la possibilità di cedere a Mosca, de iure, la sovranità sulla Crimea o su qualsiasi territorio occupato, cosa vietata anche dalla Costituzione del Paese.

Il presidente della commissione affari esteri del Parlamento ucraino, Oleksandr Merezhko, ha detto ieri che una scelta del genere sarebbe «peggio di quella fatta a Monaco nel 1938», quando britannici, italiani e francesi riconobbero l’annessione tedesca dei territori dei Sudeti. […]

 

La bozza presentata da Steve Witkoff e Marco Rubio a Parigi non tocca la struttura delle forze armate ucraine, non prevede di ridimensionare la capacità bellica di Kiev, così come pretenderebbero i russi, e contempla la possibilità di una missione europea di “rassicurazione”, ma senza garanzie di un sostegno americano, che Bruxelles invece considera essenziale.

 

volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale

Mosca finora ha sempre detto che non accetterà truppe straniere sul territorio di Kiev e pretende che l’Occidente interrompa qualsiasi sostegno bellico all’Ucraina. Il Wall Street Journal chiarisce che le idee americane non sono vincolanti, non è un aut aut a Zelensky, ma un elenco di “possibili opzioni” di cui discutere. L’importante per Washington è che a Londra si arrivi a un risultato. […]

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