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TURISMO A PERDERE – DOPO NIZZA, UN’ALTRA META DELLA VACANZE VIENE CANCELLATA: ISTANBUL – DOMANDE ALLE AGENZIE DI VIAGGIO: “HO PRENOTATO IN BRETAGNA, LÌ CI SONO MOLTI MUSULMANI?” - A PARIGI NEI MESI POST MASSACRO BATACLAN PERDITA DELLE PRENOTAZIONI IN HOTEL DI LUSSO DEL 50 PER CENTO

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Costa AzzurraCosta Azzurra

Agostino Gramigna per Corriere.it

 

Sono bastati pochi minuti per isolare il Paese. E spegnerlo. Social network fuori uso, tv di Stato oscurata e tutti gli aeroporti chiusi. Una situazione di instabilità politica che tra le tante conseguenze rischia di spegnere pure una voce fondamentale del pil della Turchia: il turismo (rappresenta il 4%) sia storico-culturale che paesaggistico.

 

Un settore già messo in crisi dagli attentati che hanno colpito il Paese nel 2016. A fuggire allora erano stati principalmente i ricchi turisti russi. Problema molto serio, tanto da indurre a febbraio il governo turco ad annunciare un piano di assistenza finanziaria di circa 86,5 milioni di dollari. Una cifra enorme. Ora si teme il crac. Un po’ come è successo ieri a Nizza, subito dopo l’attentato terroristico.

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I telefoni delle agenzie di viaggio che avevano nel proprio portafoglio prenotazioni verso Nizza e dintorni hanno squillato tutta la giornata. «Molti clienti chiedevano di essere rassicurati», racconta un operatore italiano. Domande semplici. «Ho prenotato in Bretagna, lì ci sono molti musulmani?».

 

Bilancio della prima giornata post-attentato nella città francese: dall’ufficio del turismo di Nizza fanno sapere che almeno un 5% dei turisti ha lasciato la città. Il problema però riguarda il futuro. Come spiega Arianna Pradella, direttrice commerciale di Caravan, tour operator di viaggi guidati in pullman. «Abbiano gestito clienti che hanno chiesto la sospensione del viaggio rinunciando alla prenotazione. Prevediamo il 20% di disdette».

 

Margaret Van De Sande, uno dei responsabili della Caravans Tours, specializzata in viaggi in Francia, teme che si possa ripetere il trend post-Bataclan a Parigi. «Da allora abbiamo avuto una contrazione di prenotazioni nella Capitale del 50%. Comunque per ora non c’è stato l’esodo».

cannes, costa azzurracannes, costa azzurra

 

Ma forse ci sarà. Pradella ha vissuto a Nizza. Dopo una giornata trascorsa a parlare con gli operatori ha una visione chiara. «Chi avrebbe dovuto fare il giro del sud della Francia, con pernottamento a Nizza, ha spostato la prenotazione in un’altra località. Mentre molti clienti che avevano in programma di andare in Francia hanno dirottato il viaggio verso Paesi che credono più sicuri: Scandinavia, Olanda, Germania, Ungheria e Austria».

 

Christiane Dahan è la titolare della Ludo’s travel, punto di riferimento in Francia dei tour operator italiani. Lancia un segnale di speranza: «Hanno confermato quattro gruppi. Non me l’aspettavo».

 

costa  azzurra  MENTONEcosta azzurra MENTONE

Occorreranno mesi per avere una dimensione realistica dell’effetto terrorismo sulla Costa Azzurra. Nizza è la seconda città turistica di Francia dopo Parigi, con circa 5 milioni di viaggiatori l’anno. Secondo uno studio del Wttc (World Travel & Tourism Council) il tempo medio in cui il settore turistico riesce a ritornare ai livelli precedenti all’attacco terroristico è di 13 mesi. A Madrid nel 2004 sono bastate poche settimane. Negli Usa dopo l’11 settembre si sono dovuti attendere sei anni. A Bruxelles ha provocato una perdita giornaliera di 51 milioni. A Parigi nei mesi post massacro Bataclan le autorità hanno dichiarato una perdita delle prenotazioni in hotel di lusso del 50 per cento.

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Il giorno dopo le spiagge di Nizza sono semivuote e sulla promenade si vedono sono giornalisti tv. Se ne sta tappato in casa anche Marco Pinamonti, un milanese di 53 anni, che negli anni aveva investito comprando appartamenti. Li affittava (la Camera di commercio di Milano dice che Nizza è al secondo posto nelle scelte dei milanesi per seconde case, dopo Londra). Ora è sconsolato: «Una coppia aveva prenotato. Ieri la telefonata: ad agosto andiamo in Spagna».

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