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TUTTI I MISTERI DI SOFIYA - RITROVATO IL CORPO SFIGURATO DELLA DONNA UCRAINA SCOMPARSA A META’ NOVEMBRE NEL TREVIGIANO: ERA IN UN BURRONE  – IL GIALLO DEGLI AMANTI E I SOSPETTI SUL CONVIVENTE CHE SI E’ TOLTO LA VITA – VIDEO

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Milvana Citter per www.corriere.it

 

Sofiya Melnyk 5

Nessun colpo di scena e lieto fine insperato nella scomparsa di Sofiya Melnyk, la 43enne ucraina sparita nel nulla il 15 novembre scorso. Il suo corpo martoriato è stato ritrovato la mattina della vigilia di Natale, in un burrone ai piedi del terzo tornante che sale al Monte Grappa, in provincia di Vicenza. Una manciata di chilometri di distanza da Cornuda nel Trevigiano, dove è iniziato il giallo della sua sparizione, seguito a undici giorni di distanza dal suicidio del compagno Pascal Albanese, 50 anni, con il quale viveva da 16 anni.

 

Il ritrovamento

Il corpo della donna era rannicchiato in posizione fetale, coperto da un sacco nero. In avanzato stato di decomposizione. A scorgerlo un gruppo di cacciatori che hanno dato subito l’allarme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Vicenza e i carabinieri del nucleo investigativo di Treviso. L’area è stata passata al setaccio dai militari del reparto scientifico. Il corpo sarebbe proprio di Sofiya, anche se per l’ufficialità serviranno esami del Dna e autopsia. Ma i dubbi sono pochi. E del resto, in queste settimane, sono sempre state poche le speranze di ritrovarla viva.

 

Gli amori di Sofiya

sofiya melnyk

A denunciare la scomparsa della 43enne non era stato il compagno di Cornuda, ma un altro uomo. Un geologo 70enne emiliano, uno degli amanti della donna che lui definiva «la mia compagna da 9 anni». È stato lui il 17 novembre, dopo due giorni di silenzio di Sofiya a correre dai carabinieri di Cornuda. E quella sera in caserma, si era ritrovato con Pascal che per due giorni lo aveva rassicurato: «Tranquillo la faccio cercare dai miei amici». Dai carabinieri c’era anche un terzo uomo, un medico radiologo con il quale Sofiya stava da qualche settimana e che pare le avesse rubato il cuore. Per lui era pronta a lasciare Pascal e il geologo. E forse, proprio questa scelta d’amore le è costata la vita. Pascal si è suicidato undici giorni dopo la sua scomparsa. Difficile non pensare possa averlo fatto per il senso di colpa dopo averla uccisa. Qualche risposta potrebbe ora arrivare dall’autopsia che sarà disposta nelle prossime ore dal sostituto procuratore Giulio Caprarola che sulla scomparsa della donna aveva aperto un fascicolo per sequestro di persona e omicidio.

 

 

 

 

recupero corpo Sofiya Melnyk