cocaina droga carcere

LE CARCERI ITALIANE SONO PIAZZE DI SPACCIO – UN’INFERMIERA 30ENNE È STATA ARRESTATA PER AVER CEDUTO 200 GRAMMI DI HASHISH E 25 GRAMMI DI COCAINA A UN DETENUTO STRANIERO MENTRE ERA IN SERVIZIO NEL CARCERE ROMANO DI REGINA COELI – L’UOMO ERA IN PRIGIONE PER SPACCIO E NON SI ESCLUDE CHE LA DONNA FOSSE SOLO UN TRAMITE – SEMPRE A ROMA, MA A REBIBBIA, A PORTARE GLI STUPEFACENTI ERA L’ODONTOTECNICO CHE…

Estratto dell'articolo di Alessia Marani e Federica Pozzi per “Il Messaggero”

 

droga in carcere

Avrebbe dovuto somministrare cure e prestare assistenza medica ai detenuti, invece è stata sorpresa a distribuire droga all'interno del carcere. È stata così arrestata, lo scorso 20 ottobre, un'infermiera di 30 anni. L'accusa è di spaccio di sostanza stupefacente, per aver ceduto hashish e cocaina a un detenuto mentre era in servizio nel carcere di Regina Coeli. Dopo l'odontotecnico della Asl del carcere di Rebibbia sorpreso, a dicembre del 2022, a introdurre cocaina nella struttura e i droni dello scorso agosto che avevano portato sostanza stupefacente e cellulari all'interno di Regina Coeli, questa volta è stato il turno di un'infermiera, che si trova ora in custodia cautelare nella casa circondariale femminile di Rebibbia in attesa del processo.

carcere regina coeli di roma

 

[…] Probabilmente insospettiti dai movimenti della donna o, come spesso accade, messi in guardia da qualche detenuto, gli agenti interni al carcere hanno allertato i colleghi del nucleo investigativo. Così, dopo la segnalazione, sono iniziate le indagini che non hanno lasciato spazio a dubbi. La donna è stata arrestata, in flagranza di reato, per aver portato all'interno dell'istituto, e consegnato a un detenuto, un uomo di origini straniere, in carcere per reati di spaccio, più di 200 grammi di hashish e circa 25 grammi di cocaina.

carcere regina coeli di roma

 

[…] Non si esclude l'ipotesi, visti i trascorsi dell'uomo a cui è stata ceduta la sostanza, che l'infermiera fosse solo un tramite. Un "veicolo" per far entrare la sostanza e permettere così al detenuto di poter continuare all'interno del carcere la sua attività illecita.

 

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