autovelox

IMITARE FLEXIMAN COSTA CARO – UN UOMO CHE AVEVA DISTRUTTO UN AUTOVELOX VICINO RIMINI È STATO COSTRETTO A RISARCIRE IL COMUNE CON 47 MILA EURO – A DIFFERENZA DEL PIU’ NOTO “VENDICATORE”, CHE METTEVA FUORI USO I RILEVATORI DI VELOCITÀ CON UN FLESSIBILE, L’UOMO MULTATO AVEVA PRESO A CALCI E PUGNI L’AUTOVELOX – I VIGILI PIAZZATI LÌ VICINO HANNO VISTO LA SCENA E LO HANNO DENUNCIATO…

Estratto dell’articolo di Enea Conti per www.corriere.it

 

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Prima mette fuori uso un rilevatore di velocità stradale, poi risarcisce il comune del danno subito: un conto salato, 47.500 euro pagati in un solo colpo con un unico bonifico. Lui è uno dei tanti emuli di «fleximan»,  fenomeno diffusosi a macchia d’olio in Italia all’inizio dell’anno quando decine di velox furono tranciati in giro per il Paese, soprattutto al Nord.

 

L’emulo romagnolo aveva accostato sulla via Flaminia, quasi al confine tra Riccione e Rimini, era sceso dalla sua auto e aveva iniziato a prendere a calci la postazione arancione posizionata ai margini della carreggiata. Era la sera del 20 gennaio scorso e lui se l’era presa con un «autovelox» storico della cittadina, che per altro entra in funzione solo in presenza degli agenti. […]

 

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Fatto sta che lui quella postazione l’aveva divelta a suon di calci e pugni quando nelle vicinanze era posizionata una pattuglia della polizia locale, che assistendo alla scena era intervenuta. Non pago, dopo aver rifilato calci e pugni contro la postazione metallica se l’era presa con gli agenti, ferendoli. Immediata la denuncia e anche il processo: l’uomo è indagato in Tribunale a Rimini per i reati commessi la sera del 20 gennaio. A costituirsi parte civile era stato anche il comune di Riccione, nel maggio scorso. I calcoli dell’ente parlavano chiaro: quel dissuasore di velocità aveva un valore di 48.800 euro. Lui, il «fleximan» riccionese ha risarcito l’amministrazione con 47.500 euro, una cifra ritenuta comunque congrua.

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