URSULA, ESCILE (LE CHAT)! - IL TRIBUNALE DELLA UE DÀ RAGIONE AL “NEW YORK TIMES” NEL CONTENZIOSO CON LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE, VON DER LEYEN: IN RIFERIMENTO AGLI ACQUISTI DI VACCINI ANTI-COVID, IL GIORNALE AMERICANO AVEVA CHIESTO DI LEGGERE GLI SMS SCAMBIATI TRA LEI E L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI PFIZER, ALBERT BOURLA - IL QUOTIDIANO VOLEVA FARE LE PULCI ALLE CONVERSAZIONI PER SCOPRIRE SE TUTTE LE PROCEDURE SULLE COMMESSE DA MILIARDI DI EURO FOSSERO STATE RISPETTATE E…

1 - “VACCINI, MOSTRI GLI SMS A PFIZER” CORTE UE CONTRO VON DER LEYEN

Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

ursula von der leyen albert bourla

Il Tribunale della Ue dà ragione al New York Times nel contenzioso con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

Il caso fa riferimento agli acquisti di vaccini anti-Covid da parte dell’esecutivo europeo. Il giornale americano aveva chiesto l’accesso agli atti per leggere i messaggi sms scambiati tra la stessa von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla.

Accesso negato a suo tempo da Palazzo Berlaymont. Provvedimento ora «annullato» dal Tribunale ma che non obbliga la Commissione a concedere la visione dei documenti.

VACCINO PFIZER 1

L’acquisto delle dosi aveva un valore di diversi miliardi e la lettura dei rapporti telefonici tra von der Leyen e Bourla mirava a verificare se tutte le procedure seguite fossero state corrette.

La domanda avanzata dalla giornalista del New York Times , Matina Stevis-Gridneff, si basava sul regolamento per gli accessi agli atti e chiedeva di poter leggere i messaggi inviati tra il gennaio 2021 e il maggio 2022.

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Secondo i magistrati europei, il regolamento ha l’obiettivo di garantire la visione dei documenti in possesso delle istituzioni e la presunzione di inesistenza va accettata a meno che non ci siano elementi che dimostrano il contrario. Nella fattispecie, le risposte fornite dalla Commissione si sono rivelate «mutevoli o imprecise» e gli elementi messi a disposizione dalla cronista del quotidiano americano appaiono invece «pertinenti e concordanti».

Quindi l’esecutivo europeo non può limitarsi ad affermarne l’inesistenza ma deve dimostrarne l’irreperibilità. E anche spiegare se i messaggi siano stati eliminati e se eventualmente contenessero informazioni sostanziali.

coronavirus vaccino pfizer

La Commissione, con un po’ di imbarazzo e lasciando la sensazione di confusione, ha fatto sapere che emetterà una nuova decisione «con una spiegazione più dettagliata », come richiesto dal Tribunale che ha sede in Lussemburgo.

Facendo così capire che sostanzialmente non saranno resi pubblici i messaggi.

[…]

2 - GLI SMS TRA VON DER LEYEN E PFIZER I GIUDICI: «NON RIMANGANO SEGRETI»

Estratto dell'articolo di Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”

 […] Cosa succede ora non è chiaro. La Commissione, che comunque pagherà le spese del procedimento, dovrebbe in teoria rendere pubblici i documenti, ammesso che sia in grado di farlo.

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Ma le prime indicazioni dicono che si appresti a fornire solo «una più completa e dettagliata spiegazione legale» del perché non possono essere prodotti. In teoria, può anche fare appello rivolgendosi all’istanza più alta, la Corte di Giustizia europea.

Già adesso, tuttavia, la decisione del tribunale può stabilire un precedente decisivo per il controllo democratico e l’accesso dei media ai documenti ufficiali dell’Ue, compresi i messaggi inviati sulle piattaforme.

DOSI DEL VACCINO PFIZER IN ITALIA

[…] Ora, la Corte generale ha messo il dito nella ferita. C’è una discrepanza forte tra prassi e retorica della trasparenza in Ursula von der Leyen.

Nessuno può toglierle i grandi meriti conquistati al tempo della pandemia, ma la sentenza potrebbe essere l’occasione per affrontarla e sanarla. Che poi lo faccia veramente, è tutto da vedere.

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