dizionario per boomer. capire le parole delle nuove generazioni beatrice cristalli

“VADO A CACCIA DI NEOLOGISMI NEI BAR E SU TIKTOK” - BEATRICE CRISTALLI, LINGUISTA PER LA TRECCANI, SI È IMMERSA NELL’INCOMPRENSIBILE LINGUA DELLA GENERAZIONE Z PER SCRIVERE IL “DIZIONARIO PER BOOMER”, UN TESTO PER CAPIRE COME PARLANO I PISCHELLI: “MOLTE PAROLE DIVENTANO VIRALI E SONO NECESSARIE PERCHÉ COLMANO UNA CARENZA, ALTRE HANNO VITA BREVE. IL DISSING? OGGI LO PRATICANO I RAPPER, MA PURE DANTE SCRISSE UNA SERIE DI SONETTI CONTRO IL COGNATO”

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Estratto dell’articolo di Francesco Musolino per "il Messaggero"

 

beatrice cristalli 2

[…] Beatrice Cristalli, consulente in editoria scolastica per Mondadori Education e Rizzoli Education, formatrice e linguista per la Treccani.

Classe 1992, firma Dizionario per boomer. Capire le parole delle nuove generazioni (pp.208 14), un testo brillante per stare al passo con i tempi con curiosità e zero ansia. Intanto, lei studia i testi del pop e della trap, «consapevole che gridare allo scandalo è la regola numero uno del successo».

 

Da dove arrivano i neologismi?

«Ne vado a caccia a scuola, al bar o su TikTok, lo ammetto, sono sempre stata una nerd per i social. La lingua cambia continuamente e si corre il rischio di restare indietro ma lo slang non inquina il nostro linguaggio d'uso quotidiano, non dobbiamo temere di dover imparare nuove parole a memoria. Intendiamoci, alcuni neologismi diventano virali e sono necessari perché colmano una carenza, altri hanno vita breve e del resto, come diceva il linguista Luca Serianni, "non tutti i girini diventano rane"».

 

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Perché ci fanno paura i neologismi?

«Tutti odiano le novità e ciò che stravolge la prassi linguistica, la normalità d'uso.

Partiamo dal presupposto che la lingua debba essere sempre inclusiva e che si difenda da sola, adattandosi e mutando, quindi non serve gridare allo scandalo e fare le barricate».

 

C'è anche chi ne abusa?

«Certo, c'è chi usa il "difficilese", ricorrendo ad una raffica di neologismi e inglesismi solo per mettersi in posa. Ma se non ti capisco o se mi fai sentire un idiota, allora c'è davvero un problema».

 

Non tutti sanno che "tramezzino" è un neologismo di D'annunzio?

«Il sandwich più famoso nacque nel 1925 in uno storico locale di Torino e un giorno, Gabriele D'Annunzio, esclamò: «ci vorrebbe un altro di quei golosi tramezzini...».

Chissà, forse gli venne in mente pensando probabilmente alla parola "tramezzo", l'elemento situato in mezzo a due o più strutture».

 

[…]

E il dissing, quando nasce?

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«Oggi lo praticano i rapper e i trapper, ma anche il giovane Dante Alighieri, dopo la perdita di Beatrice, si lasciò andare a una vita sregolata e scrisse una serie di sonetti insultanti contro il cognato, Forese Donati. Dante insinuava che il cognato fosse un pessimo amante e un avido mangione, mentre Forese ribatteva dicendo che Dante era un poveraccio senza soldi. Restarono amici, lo scopo dei sonetti, in fondo, era divertirsi e batter cassa».

 

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A proposito, Sanremo è dietro l'angolo. Ci saranno anche trapper in gara e i loro testi sono spesso sotto accusa. A chi fa comodo?

«[…] alle major interessa solo vendere e riempire i palazzetti con i concerti. Studio da anni il loro gergo, tanti adolescenti mi hanno detto che mettono la musica trap solo come sottofondo ma anche in tal modo, temo che finiscano per assimilare inconsciamente i loro contenuti».

 

Anche questo cambierà?

«Vedremo. Intanto, c'è chi, come Anna Pepe, sta già utilizzando un altro linguaggio, un diverso punto di vista sulla realtà».

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