DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE…
VESPA SÌ CHE SA COME SPREMERE UN "COLD CASE" - "BRU-NEO" RIFILA AI TELEMORENTI UNA DOPPIA INTERVISTA AD ANDREA SEMPIO, INDAGATO PER IL DELITTO DI CHIARA POGGI. A "CINQUE MINUTI" E A "PORTA A PORTA IL 37ENNE NE APPROFITTA PER LAGNARSI: “VIVO IN UNO STATO DI PARANOIA, ANCHE QUANDO PARLO CON I MIEI GENITORI. VIDEO PORNOGRAFICI SUL PC DI CHIARA? MAI FATTO. CON SUO FRATELLO GIOCAVAMO AL COMPUTER. IL KILLER? È ALBERTO STASI, È UN DELITTO PASSIONALE, D’IMPETO”. LA CHIUSURA DEI RAPPORTO CON L’AVVOCATO LOVATI, I SOLDI RICONDUCIBILI AL PIZZINO DEL PADRE, IL SANTUARIO DELLA BOZZOLA, LO SCONTRINO DEL PARCHEGGIO DI VIGEVANO E…
Estratto dell'articolo di www.libero.it/magazine
Bruno Vespa torna protagonista nel caso di Garlasco. Il conduttore Rai ha conquistato i riflettori grazie a una doppia intervista esclusiva ad Andrea Sempio, intervenuto prima nella puntata ‘flash’ di Cinque Minuti e poi in maniera più approfondita a Porta a Porta. […]
L’intervento di Sempio a Porta a Porta parte riagganciandosi all’intervista trasmessa poche ore prima a Cinque Minuti, dove il 37enne ha detto a Vespa di non avere più una vita e di sentirsi sotto assedio.
Il giornalista Rai gli chiede di approfondire quel tema: "Noi abitiamo davanti a una strada chiusa – dice Sempio – davanti casa mia ormai è sempre pieno di giornalisti sempre. Ma io non posso nemmeno girare per strada. Se dovessi andare in centro a Pavia, dopo un po’ le persone ti fermano, ti filmano, iniziano a pronunciare il tuo nome a voce alta".
andrea sempio a cinque minuti di bruno vespa 1
"Ma lei ha amici?", domanda Vespa. "Ho ovviamente i miei amici, una parte sono i ragazzi che sono stati coinvolti nella vicenda, quindi con loro abbiamo chiuso i rapporti per evitare malelingue. Ho anche altri amici non coinvolti in quel fatto, ma non è facile: ovunque vai ti seguono, quindi se li beccano con me poi iniziano a seguire anche loro".
andrea sempio a cinque minuti di bruno vespa 3
Sempio, poi, aggiunge di non poter neanche muoversi da casa sua per un viaggio o semplicemente per il gusto di farlo: "Se dovessi fare un giro diverso dal solito, andare in un’altra città, poi potrebbe venir fuori che la mia macchina è stata vista lì, perché sono andati lì. Devi vivere in uno stato di paranoia. Anche quando parlo con i miei genitori devo soppesare ogni parola. Devi avere sempre la paranoia, non c’è altro termine, che qualcuno stia ascoltando e che possa fraintendere e che poi magari quella cosa detta – che magari non ha alcun valore – possa un domani uscire sui giornali".
andrea sempio a porta a porta 1
Vespa quindi prova a indagare su quello che era il rapporto tra Andrea Sempio e Chiara Poggi. "Tra me e Chiara c’erano sette anni di differenza – osserva l’indagato – In pratica eravamo due mondi diversi, non avevamo una vita che poteva portarci in contatto". "Ma giocando con il pc di Chiara, le è mai capitato di vedere video pornografici?", domanda il conduttore. "No, no, no", la risposta secca di Sempio. Che poi aggiunge: "È vero che ho giocato al pc di Chiara, ma non ho mai avuto accesso al computer, ero sempre con Marco".
andrea sempio a cinque minuti di bruno vespa 2
L’intervista, poi, vira verso l’ormai celebre impronta 33, ovvero la traccia rinvenuta sulla scala che porta alla taverna dove è stato ritrovato il corpo di Chiara Poggi. "Ho molti dubbi che sia attribuibile a me – dice Sempio – Anche se fosse, non essendo una traccia insanguinata, non sarebbe strano. È semplicemente un’impronta sul muro. Non andavo spesso in cantina, ma 3 o 4 volte ci sono stato. Può essere che sia rimasta, onestamente non mi stupirebbe".
andrea sempio a porta a porta 2
"[…] si continua a parlare di DNA nonostante in realtà non sia stato trovato DNA completo. Nessuna consulenza arriva mai a dire con certezza che ci sia DNA di Sempio. L’unico punto in cui concordano è che c’è qualche traccia parziale, che non ha criteri per essere attendibili […] anche le consulenze più ‘cattive’ non arrivano mai a puntare il dito contro di me. La cosa che mi fa venire dubbi è che se quella traccia fosse stata lasciata durante l’aggressione, sarebbe netta. […]".
andrea sempio chiara poggi alberto stasi
Vespa passa poi ad analizzare lo scontrino di Vigevano, ovvero l’alibi principe di Sempio: dice di essere andato lì a comprare un libro (ma la libreria era chiusa) portando un ticket del parcheggio a prova di quanto sostiene: "Era la settimana di ferragosto, non c’era nulla da fare, gli amici non c’erano e perdevamo tempo così", ha ricordato l’indagato. "Ma che senso ha conservare uno scontrino?
Uno in genere prende e lo butta", ribatte Vespa. "L’ho fatto per quello che era successo. Io quella mattina sono stato a Vigevano, poi è successo questo evento (la morte di Chiara, ndr), ho ritrovato questo scontrino e ovviamente l’ho conservato. Non sono stato l’unico a fare una cosa del genere: c’è chi ha portato passaporto, movimenti del bancomat, segnature del lavoro. Nel 2007, nel nostro giro di amici, tutti siamo stati sentiti, era palese che sarebbero venuti a farci domande: tutto quello che serviva a spiegare la tua giornata serviva".
[…]
andrea sempio a porta a porta 3
"Perché ha interrotto il rapporto con Lovati?", domanda Vespa. "C’è stata divergenza riguardo la linea difensiva. Noi volevamo un approccio un pelino più morbido, lui era un po’ troppo aggressivo, aveva una strategia molto dura che non prevedeva piano B. Lovati pensava di farcela da solo, voleva gestire tutto. Noi invece pensavamo che fosse utile interagire coi consulenti. Non siamo riusciti a trovare una quadra".
massimo lovati a lo stato delle cose
Quindi, Sempio offre la sua verità sulla questione dei soldi versati dalla sua famiglia e sui pizzini ritrovati nella sua abitazione. Agli avvocati, dice Sempio, sono stati dati "più o meno 50mila. Sul foglietto fatto da mio padre il nome Lovati era generico per indicare gli avvocati.
Io avevo tre legali, ma la parola finale era di Lovati. Non erano i soldi solo per Lovati. Noi i soldi li consegnavamo nello studio di Soldani all’avvocato Soldani. Poi loro si ridistribuivano i soldi, non so in base a quali percentuali".
Sempio poi nega qualsiasi accostamento con il Santuario della Bozzola
[…]
Vespa quindi si riaggancia nuovamente alla precedente intervista a Cinque Minuti in cui Sempio ha detto che il colpevole della morte di Chiara è Alberto Stasi. "Stasi però è stato assolto due volte prima della condanna. Lei che idea si è fatta del delitto?", la domanda del conduttore. "A me sembra un delitto passionale, un delitto d’impeto. Stasi? Non ho visto le carte delle varie sentenze, non ho le capacità per capirle. Da quello che vedo e che è emerso dalla scena, non mi sembra un delitto fatto bene per essere occultato, ma qualcosa che ha portato a quello scontro. Il fratello di Chiara? Ci siamo rivisti all’obitorio, poi il rapporto è andato avanti ma di questo argomento non ne abbiamo mai parlato".
LO SCONTRINO DEL PARCHEGGIO DI ANDREA SEMPIO
L’intervista a Porta a Porta si chiude quindi con uno sguardo al futuro. Vespa chiede a Sempio cosa sogna di fare dopo che l’inchiesta di Garlasco sarà terminata. "Cosa sogno quando questa storia sarà finita? Forse l’oblio, di tornare alla mia vita, vedremo quanto sarà possibile. Finché si tratta di buttare fango, la macchina dei media si impegna parecchio, poi per smantellare il castello di fango ce ne vuole: come successo nel 2017, la notizia dell’archiviazione passa in sordina.
Non penso di cambiare città. Mi ero già spostato per ragioni di lavoro da Garlasco, da tempo la vivevo appieno. Io ho questa fama involontaria in tutta Italia: a Roma, quando arrivo alla stazione Termini, tre o quattro persone che mi riconoscono ci sono. Io però non mi vergogno a girare per strada, non sento di dovermi nascondere. Vorrei cancellare quello che è stato, ma per l’oblio che mi piacerebbe avere sarà lunga".
meme su alberto stasi by 50 sfumature di cattiveria
Giuseppe Sempio
VENDITTI - NOTTE PRIMA DEL RIESAME - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
PIZZINO TROVATO IN CASA DI ANDREA SEMPIO
Giuseppe Sempio
STASI - MEME BY EMILIANO CARLI
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