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UN CAPRO ESPIATORIO IN MUTANDE – IL VIGILE DI SAN REMO CHE TIMBRAVA IL BADGE IN SLIP GRIDA AL COMPLOTTO! - “SONO VITTIMA DI UN ERRORE GIUDIZIARIO. NON AVEVO INTENZIONI ILLECITE’’ (SUBITO SUL PALCO DELL'ARISTON AL POSTO DEI COMICI!)

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COMUNE DI SANREMO TIMBRARE IL CARTELLINO IN MUTANDECOMUNE DI SANREMO TIMBRARE IL CARTELLINO IN MUTANDE

Giuseppe Filetto per “la Repubblica”

 

Il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, annuncia il licenziamento di altri dipendenti assenteisti, che si facevano timbrare il badge dai colleghi finiti nell’inchiesta “Stakanov” della Guardia di Finanza e della Procura di Imperia. Ancora una dozzina di impiegati del comune, da mandare a casa. Che si aggiungono agli 8 già decisi negli scorsi giorni. Tra cui, il vigile che timbra in mutande.

 

Alberto Muraglia, le sue foto hanno fatto il giro del mondo. Ci può spiegare come sono andate le cose?

«Il mio alloggio, dove vivo con la mia famiglia, il mio ufficio e la timbratrice sono nello stesso edificio. In tutta la mia carriera sono stato costretto a timbrare in slip in sei occasioni, tutte festive, quindi quando il mercato comunale è chiuso».

COMUNE DI SANREMO TIMBRARE IL CARTELLINO IN MUTANDECOMUNE DI SANREMO TIMBRARE IL CARTELLINO IN MUTANDE

 

Perché dice costretto?

«Nei festivi c’era la necessità di stringere i tempi per la rimozione di veicoli che ostacolavano il posizionamento dei banchi del mercato dell’antiquariato. Altre volte, tornando dal servizio sotto la pioggia in occasione della corsa ciclistica Milano–Sanremo del 2014, l’ho fatto per non attraversare casa bagnato fradicio».

 

E però le telecamere della Gdf hanno immortalato sua moglie e sua figlia a timbrare il suo cartellino.

«Lo confesso, sono stato superficiale. Ho sbagliato, ma vi assicuro che ero presente in servizio. In queste occasioni, poiché mi ero attardato a chiudere pratiche d’ufficio, ho chiesto a mia moglie o a mia figlia - che venivano a chiamarmi perché la pasta era in tavola - di timbrare al mio posto. Ma posso dimostrare di essere stato presente».

 

In che modo?

COMUNE DI SANREMO TIMBRARE IL CARTELLINO IN MUTANDECOMUNE DI SANREMO TIMBRARE IL CARTELLINO IN MUTANDE

«Ho chiesto alla Commissione Disciplinare di sentire il direttore del mercato. Lui c’era e può confermare quanto io ho sostenuto e sostengo. Purtroppo, mi risulta che non sia stato sentito: mi chiedo perché. Spero che il giudice, sia penale che del lavoro, prima di decidere della mia vita, ascolterà tutti i testimoni, che io, ed i miei avvocati (Alessandro Moroni e Luigi Alberto Zoboli, ndr) indicheremo».

 

Lei, dunque, si ritiene un agnello sacrificale, colpito per quel fotogramma che ha fatto il giro del mondo?

guardia di finanza al comune di sanremoguardia di finanza al comune di sanremo

«La verità è che quando ho timbrato in abiti succinti ero certo di non esporre né me, né l’Amministrazione ad un danno d’immagine, posto che in quei giorni e in quelle ore i locali erano chiusi a chiunque».

 

Adesso lei sostiene di pagare per tutti gli altri 43 indagati. Non esagera?

biancheri sindaco di sanremobiancheri sindaco di sanremo

«Sono vittima di un errore giudiziario, sono finito dentro un ingranaggio più grande di me. Si, adesso pago io, ma non solo io. Lo ha scritto pure chi mi ha licenziato. Chiaro, il mio abbigliamento non era oggettivamente idoneo a mostrarsi pubblicamente. Ma non avevo intenzioni illecite . Dopo tutto, in quell’edificio io sono il custode, e quella è anche la casa in cui vivo. Vorrei sapere come sia stato possibile che le immagini dell’inchiesta siano giunte prima ai giornali e alle televisioni che ai miei avvocati».

comune di sanremocomune di sanremo

 

Da oggi lei, a 54 anni, è senza lavoro. Chiederà al giudice del Lavoro di essere reintegrato?

«Certamente. Ogni mia energia sarà dedicata a difendermi e a ristabilire la verità dei fatti. Ho commesso delle leggerezze, ma non sono mai stato un assenteista e non ho mai ingannato, tantomeno rubato e truffato il Comune di Sanremo”.

 

Quindi, secondo lei, il sindaco e la Commissione Disciplinare hanno sbagliato a licenziarla prima di un processo davanti ad un giudice?

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“Le mie giustificazioni sono tutte documentate e verificabili attraverso testimoni. Mi dispiace che non le abbiamo recepite».

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