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AI WEIWEI, MA VATTENE A LADISPOLI - DOPO ESSERE FUGGITO DALLE GRINFIE DI PECHINO, L'ARTISTA DISSIDENTE CINESE LASCIA BERLINO, DOVE VIVE DA QUATTRO ANNI: “LA GERMANIA NON È UNA SOCIETÀ APERTA. LA CULTURA TEDESCA È COSÌ FORTE DA NON POTER REALMENTE ACCETTARE ALTRE IDEE O ARGOMENTI. QUESTO PAESE NON HA BISOGNO DI ME PERCHÉ È MOLTO AUTOCENTRATO”

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Da “la Repubblica”

 

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L'artista e dissidente cinese Ai Weiwei annuncia di volere lasciare Berlino, dove vive da quattro anni esercitando l' incarico di docente a contratto, e lamenta la chiusura della società tedesca. «La Germania non è una società aperta. È una società che vuole essere aperta, ma soprattutto vuole autotutelarsi», ha affermato l'artista parlando con il giornale Die Welt.

 

«La cultura tedesca è così forte da non poter realmente accettare altre idee o argomenti», ha aggiunto, parlando di mancanza di spazio per i dibattiti aperti, e pochissimo rispetto per le opinioni divergenti. «Io e la mia famiglia abbiamo amato vivere qui, ma lo stesso lascio Berlino. Questo Paese non ha bisogno di me perché è molto autocentrato».

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