Maurizio Crosetti per la Repubblica
lautaro lukaku
All' ingordigia pomeridiana di Cristiano Ronaldo (triplete) risponde l' appetito famelico serale di Lukaku e Lautaro, trenta reti in due tra campionato e Champions.
Piovono gol ovunque, mai così tanti, forse non ci sono più le difese di una volta (la famosa "fase difensiva" è un concetto teorico, una diga di burro) ma questa è proprio la stagione dell' attacco: nel pensiero, negli schemi, nei fatti, compresi gli errori sempre più numerosi di chi quei gol favorisce. L' Atalanta ne ha segnati 48 in 18 giornate, è un record pazzesco, 10 (a zero) solo nelle ultime due partite. Ciro Immobile è già a 19, due in più di quanti ne avesse Higuain nel torneo forse non irripetibile in cui alla fine ne sommò 36.
Triplette e doppiette sono ormai una consuetudine (Ronaldo è al trentaseiesimo tris in campionato, nessuno in Europa come lui dal 2008, Messi è a 34), si è ridestato pure Belotti che con Immobile porterà avanti l' Italia all' Europeo, molto avanti, scommettiamo?
cristiano ronaldo dybala
Quasi sempre sono gol davvero belli, uno meglio dell' altro quelli dell' Atalanta contro il Parma: perché, nel rispetto degli schemi (e qui Gasperini è un rettore magnifico) poi ci sono i campioni e a Bergamo ne hanno un paio mirabili, Gomez e Ilicic, pure lui con due gol antologici.
ronaldo dybala
Nel mazzo degli assi, saranno però Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku a portare lo scudetto da una parte o dall' altra tra Milano e Torino, con l' assistenza speculare dei dioscuri Dybala e Lautaro. Un gioco d' incastri perfetto, dove la Juve può permettersi l' asimmetria del terzo uomo Higuain, e l' Inter del recuperato Sanchez. A occhio, Conte ha più centrocampisti da gol di Sarri (Barella, Sensi, Brozovic), il quale dispone di una linea mediana meno brillante, frutto di un mercato non ispiratissimo: Ramsey e soprattutto Rabiot sono giocatori poco più che normali, non sembrano personaggi della svolta. Il mercato di gennaio può dare spinta di reparto soprattutto all' Inter, se arriverà uno tra Vidal ed Eriksen. Ma sempre alla casella del via si torna, la casella del gol, crocevia di ogni destino e di ogni scudetto.
Sullo sfondo (per ora) di questo nobile palcoscenico c' è anche Ibrahimovic, un tizio da 535 reti in carriera (Ronaldo 717, Lukaku 255, Immobile 197). Lo stadio di San Siro l' ha accolto come un re taumaturgo, lui ha provato a "toccare" il Milan ma la materia rossonera è ancora molle, inerte.
dybala ronaldo
Il grande, vecchio Ibra può incendiare il sogno o affogare nella malinconia.
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