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    COME TI CU-CINA IL BITCOIN - LA CINA DICE LA VERITA' SULLA VALUTA CHE NON C’E’ ("NON HA LO STATUS LEGALE DI MONETA E NON PUO' ESSERE USATA PER I PAGAMENTI") E LA FA CROLLARE SOTTO QUOTA 1000 DOLLARI (-30%)


     
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    Carlotta Scozzari per Dagospia

    SPORTELLO BITCOINSPORTELLO BITCOIN

    Il bitcoin, la valuta "immaginaria" inventata nel 2009 dal sedicente Satoshi Nakamoto (pseudonimo dietro cui si cela qualcuno che non vuole farsi conoscere al grande pubblico), incassa la bocciatura della Cina e pensa bene di crollare, dando prova una volta ancora di quanto possa essere volatile e, per molti aspetti, inaffidabile. Le quotazioni del bitcoin, infatti, nel pomeriggio italiano, stando alla piattaforma Mtgox, sono pari a 1.050 dollari, dopo avere già toccato un minimo di giornata a 870 dollari, sotto quota mille, e un massimo a 1.240. Dodici ore fa, invece, la moneta che non c'è aveva toccato un picco di seduta a 1.225 dollari e un minimo a 1.186.

    CRASH DI BITCOINCRASH DI BITCOIN

    A spingere le quotazioni sotto il muro dei mille dollari, nella giornata di oggi, è l'atteggiamento della Cina, che, sebbene non abbia completamente messo al bando la valuta, ne ha impedito l'uso come moneta. E ciò dopo che negli ultimi tempi era stata proprio la forte domanda in arrivo dall'ex Celeste impero a proiettare al rialzo le quotazioni.

    BITCOINBITCOIN

    "Anche se alcuni lo chiamano moneta - ha detto la Banca centrale cinese con riferimento al bitcoin - non è emesso da una autorità centrale", e, soprattutto, "non possiede gli attributi di una divisa con corso legale come la capacità di essere strumento di pagamenti". Quindi "in base alla sua natura, il bitcoin è uno specifico prodotto virtuale. Non ha lo status legale di moneta e non deve essere autorizzato a circolare sul mercato come moneta", ha concluso l'autorità monetaria cinese.

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    Sono fondamentalmente tre i rischi rispetto ai quali la Cina ha messo in guardia. In primo luogo, il bitcoin non rappresenta un investimento sicuro poiché l'ammontare in circolazione è scarso e in quanto tale può essere mosso con facilità dagli speculatori (da qui la forte volatilità). Secondo, è uno strumento verso cui i controlli sono pochi, cosa che lo rende ideale per il riciclaggio e, in generale, per essere utilizzato dalle organizzazioni criminali (cosa peraltro già accaduta).

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