Estratto dell'articolo di Elena Meli per www.corriere.it
cannabis e salute cardiaca 1
Fumarla, vaporizzarla, mangiarla: non c’è un modo di consumare cannabis che sia sicuro per il cuore. L’uso frequente aumenta il rischio di ictus, infarti e coronaropatie, con una probabilità che cresce all’aumentare dell’utilizzo: lo ha dimostrato un’ampia ricerca su circa 430mila adulti, pubblicata di recente sul Journal of the American Heart Association.
STUDIO AMPIO
cannabis e salute cardiaca 2
[…] è emerso chiaramente che qualsiasi tipo o frequenza di consumo si associa con un incremento del pericolo di infarto, ictus e coronaropatie. Un aumento che peraltro resta anche tenendo conto di altri elementi che incidono sul rischio, come il peso corporeo o l’abitudine al fumo di sigaretta, la sedentarietà o il consumo di alcol, e che risulta particolarmente consistente in chi consuma cannabis in qualsiasi forma tutti i giorni: in queste persone si arriva a un 42 per cento in più di probabilità di infarti e ictus rispetto a chi non fa uso di cannabis. […]
RISCHIO CARDIOVASCOLARE
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[...]«Il fumo di cannabis (una delle modalità di consumo più spesso riferite, assieme alla vaporizzazione e al consumo tramite alimenti) non è molto diverso da quello di sigarette, a parte il contenuto in sostanze psicoattive: i dati mostrano che fumarla è pericoloso per cuore e vasi tanto quanto fumare tabacco e si tratta di un risultato di cui tenere conto, perché il consumo di cannabis è in crescita, mentre quello di tabacco è in diminuzione».
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I ricercatori hanno anche puntualizzato che questi risultati confermano quelli di altri studi sul rischio cardiovascolare da cannabis, aggiungendo che non ci sono differenze di effetto se viene mangiata o vaporizzata o altro: le modalità con cui esplica la sua azione negativa sono quindi ancora da definire, ma pare ormai certo che la cannabis non sia innocua per cuore e vasi.
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