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    DA ARCELOR MITTAL AI RAPPORTI CON L’EUROPA, MATTARELLA E' SEMPRE PIÙ IL "BADANTE" DI GIUSEPPE CONTE - IL CAPO DELLO STATO E' PREOCCUPATO PER LA TENUTA DEL GOVERNO PERCHE' HA CAPITO CHE ORMAI SI NAVIGA A VISTA - IL RUOLO DI "SUPPLENZA" DEL COLLE NON FA CHE AUMENTARE LA SFIDUCIA DEL QUIRINALE NEI CONFRONTI DI PALAZZO CHIGI...


     
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    Marco Antonellis per Dagospia

     

    sergio mattarella giuseppe conte 8 sergio mattarella giuseppe conte 8

    Anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella non era al massimo della felicità (eufemismo) nei giorni scorsi. A chi ha avuto modo di incontrarlo e di sondare gli umori dalle parti del Quirinale, non si faceva mistero di quanto fosse preoccupato per la delicata situazione che sta attraversando il paese e soprattutto per il ruolo di vero e proprio supplente se non di "badante" che in questa delicata fase della vita repubblicana il Colle si è trovato ad esercitare nei confronti di Palazzo Chigi.

    GIUSEPPE CONTE CON SERGIO MATTARELLA PER LE DIMISSIONI GIUSEPPE CONTE CON SERGIO MATTARELLA PER LE DIMISSIONI

     

    Anche ieri Mattarella ha incontrato il Commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici. Un modo come un altro, fanno notare fonti al massimo livello istituzionale, per tranquillizzare i mercati e per far capire a Bruxelles che l'Italia intende rispettare la parola data anche "in tempi difficili come quelli che il paese sta vivendo". Insomma, se non lo fa Conte è Mattarella a tenere la barra dritta anche se, si spiega, ne avrebbe volentieri fatto a meno perché siamo ben oltre la semplice "moral suasion" come gli incontri con la triplice sindacale, in tema di ex Ilva, hanno ampiamente dimostrato.

     

    conte e mattarella conte e mattarella

    "Il punto è che stavolta il Capo dello Stato si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso da parte di Palazzo Chigi" rivela chi frequenta le stanze del Quirinale: "Se con il Conte 1 il premier era semplice garante della coalizione stavolta non ci sono più scuse per non esercitare appieno la propria leadership". Ma dall'ex Ilva all'Alitalia, dai rapporti con l’Europa alla manovra economica, dal Mes alla giustizia non c'è tema sul quale Conte non sia in grande difficoltà. E questo, oltre al ruolo, obtorto collo, di "supplenza", non fa che aumentare la sfiducia del Quirinale nei confronti di Palazzo Chigi.

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