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Sara Bennewitz per “la Repubblica”
A dispetto della pandemia e della recessione in arrivo, ci sono imprese e imprenditori che continuano a investire, sia in Italia che all' estero, per rafforzare le proprie aziende. Lo hanno fatto, per prepararsi così alla ripresa che verrà, sia proseguendo in operazioni già avviate, sia con nuovi progetti.
Al primo caso si possono iscrivere i Berlusconi, che si sono comprati un altro 5% del gruppo tedesco dei media ProSiebenSat(arrivando al 20,1%). Ma anche i Benetton, che tramite la controllata spagnola Cellnex, hanno investito 550 milioni per rilevare le torri della portoghese Nos. Ma ci sono state anche tante altre piccole e grandi acquisizioni, e altre stanno per essere finalizzare a giorni.
La bolognese Gvs - che fa capo alle famiglie Scagliarini-Valentini - sta per rilevare una azienda Usa nel comparto delle scienze della vita, mentre la Cefla di Imola ha rilevato la polacca Stern Weber Polska, specializzata della distribuzione di equipaggiamento medico. «Al netto dell' emergenza, molti razionali per operazioni già previste sono ancora validi - spiega Gianluca Ghersini, partners di Gop, che ha curato aspetti legali di Cefla - questo vuol dire che potremmo assistere a un effetto post '11 settembre', quando gli investitori inizieranno a utilizzare la liquidità di cui c' è abbondanza».
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La famiglia Mastrolia che controlla Newlat ha lanciato un' Opas sulle Centrali del latte d' Italia, il gruppo toscano che controlla il marchio Mukky. «La nostra famiglia le acquisizioni più importanti le ha fatte nel 2008, quando abbiamo rilevato Newlat, alcune attività della Buitoni da Nestlè e Polenghi dalla Parmalat - spiega il presidente del gruppo, Angelo Mastrolia-. In periodi difficili bisogna avere il coraggio di investire. Come detto in sede di quotazione, vogliamo creare un polo del food quotato italiano.
luciano benetton
In Piazza Affari tranne casi come La Doria, Valsoia e Campari, specializzata nelle bevande, non ci sono aziende grandi capaci di fare importanti investimenti. E noi stiamo già valutando il prossimo». Anche la Campari della famiglia Garavaglia sta valutando possibili acquisizioni. Del resto, il settore si presta al consolidamento: la famiglia Caffo (Amaro del Capo) ha appena rilevato da Diageo l' olandese Petrus Boonekamp.
Le Fonderie di Montorso (controllate al 70% dal Fondo italiano d' investimento) starebbero per chiudere l' acquisizione di un' altra azienda italiana che completa la loro attività nella meccanica e nei componenti per l' agricoltura, pronte a riaprire le fabbriche e a togliere alcune centinaia di dipendenti dalla Cig. «In alcuni settori meno esposti al coronavirus come beverage, alimentare, farmaceutico, videogame si profilano le prime operazioni di M&a», spiega Lorenzo Astolfi della società di consulenza Alantra.
EVA GREEN CAMPARI
«Per altri del comparto industriale o più esposti ai consumi come l' abbigliamento, le operazioni subiranno inevitabilmente un rallentamento a prescindere dalla qualità del target». Infine, anche per i servizi finanziari è tempo di M&a. La famiglia Furstenberg che controlla Banca Ifis ha fatto un' offerta per il 70,77% di Farbanca, Banca Generali studia nuove acquisizioni del risparmio gestito, la Illimity di Corrado Passera è pronta a investire la liquidità raccolta in Ipo e il leader dei pagamenti Nexi ha ripreso in mano il dossier Sia.
CORRADO PASSERA ILLIMITY