Michela Tamburrino per la Stampa - Estratti
noemi ermal meta
Nei corridoi Rai gira da giorni la battuta trasformata nella domanda capestro: «Da chi ci si aspetta la rogna quest'anno?». All'insegna del si salvi chi può, ci si aspetta che il Concertone del Primo Maggio regali, come altri anni è accaduto, una messe di gaffe, polemiche, rivendicazioni e tutto ciò che più l'Azienda pubblica teme. Ancora pesti sotto la botta del caso Scurati, si tenta di evitare l'inevitabile incognita della diretta. Però le precisazioni arrivano assieme al tentativo di appoggiare sugli altri eventuali responsabilità.
Il Concertone, che quest'anno non si svolgerà come da tradizione a piazza San Giovanni ma al Circo Massimo adiacente al Parco Archeologico del Colosseo, è un format organizzato dalle sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil e dalla società organizzatrice iCompany e la Rai trasmette dalle 15,15 fin dopo la mezzanotte del Primo Maggio.
Come tutto ciò che va in diretta, la Rai sarà informata dall'organizzazione a proposito di quello che si svolge sul palco, «un palco con la massima libertà di espressione», si ribadisce a che non vengano dubbi sulle censure preventive. Sul punto della rilettura dei testi parlati e degli interventi, la situazione si fa più scivolosa.
mahmood
I testi vengono visionati dai dirigenti e dai capistruttura Rai ma esclusivamente a discrezione dell'artista e non per censura. Semmai dovesse accadere qualcosa. Questo perché non si materializzi lo spettro di quanto già avvenuto, l'incidente Fedez dopo Concertone del 2021, quando il cantante lamentò e denunciò l'operato della vicedirettrice di Rai3, Ilaria Capitani.
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Ma tornando alle scommesse Rai, ecco chi sulla carta potrebbe creare il brivido della diretta. O la famosa "rogna" per dirla alla romana che a Sanremo si configurò con Ghali che improvvisamente parlò di genocidio. Nel cast compare Mahmood che a Sanremo aveva detto la sua, Morgan che in questo non si fa mai pregare. Dargen D'Amico che nel corso della oramai nota Domenica in del dopo Festival di Sanremo fece sbottare Mara Venier che gli chiese di parlare solo di musica.
morgan
E poi Big Mama che prima presenta e poi canta. Il timone della diretta è affidato ai conduttori che, alla bisogna, dovranno equilibrare, placare, spiegare eventuali uscite fuori dal seminato.
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Poi ognuno dirà ciò che deve e vuole, di certo ci saranno bandiere sventolate e di certo non solo quelle delle sigle sindacali. Sia Ermal Meta, sia Noemi, hanno risposto a chi chiedeva loro del concerto antifascista. Meta: «Trovo strano che si debba spiegare ai giovani il concetto di antifascismo. La Costituzione si basa su questo e sono valori da trasmettere in maniera più costante». Noemi: «Il palco del 1 Maggio è un faro su diritti civili e i giovani devono essere sensibilizzati.
big mama in lorenzo seghezzi
La scelta editoriale degli artisti che si esibiranno, un certo tipo di artisti e di racconto, la dice lunga. Gli artisti fanno la differenza». Alle preoccupazioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che teme per la sicurezza del sito altre volte messo in pericolo come per il concerto di Travis Scott del 7 agosto scorso, risponde la grandiosità di un live gratuito composto da 50 artisti e si aprirà con le parole di Fabrizio De André scritte per La guerra di Piero. Guerra, si spera, solo evocata.
dargen d'amico in moschino dargen d'amico in moschino mahmood mahmood