Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”
scontri alla manifestazione per il rdc a napoli
Da domani inizia ufficialmente il conto alla rovescia che porterà alla cancellazione del reddito di cittadinanza. Decolla infatti la piattaforma digitale chiamata ad incrociare domanda ed offerta di lavoro, il Siisl (Sistema Informativo per l'Inclusione sociale e Lavorativa), con cui il governo offre una sponda alle centinaia di migliaia di lavoratori definiti «occupabili» che di qui a fine anno non riceveranno più il Reddito di cittadinanza.
Secondo le stime dell'Inps si tratta in tutto 229 mila famiglie che come prevede la riforma varata dal centrodestra non avendo al loro interno minori, disabili o over 60 già a partire da luglio non usufruiscono più dei questo sostegno. Dopo i primi 193 mila nuclei interessati, raggiunti tra luglio e agosto dalle comunicazioni dell'Inps, ne stimano altri 36 mila in uscita entro fine anno.
I NUMERI DEL REDDITO DI CITTADINANZA - LA STAMPA
Per le situazioni più disagiate resta in piedi la possibilità di essere presi in carico dai servizi sociali entro il 31 ottobre, e quindi continuare a fruire dell'Rdc (4.500 quelli che sono già rientrati nel benefico). Tutti gli altri potranno ottenere il Supporto per la formazione ed il lavoro (Sfl), accontentandosi però di un assegno ridotto ad appena 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi, a condizione che partecipino a misure di «attivazione lavorativa».
GIORGIA MELONI E MARINA CALDERONE CONTRO I POVERI - VIGNETTA FATTO QUOTIDIANO
[…] la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone […] «I numeri – ha proseguito - ci dicono che la situazione è assolutamente gestibile e che con la suddivisione delle platee abbiamo messo in evidenza un fatto importante: chi si attiva troverà accoglienza e accompagnamento, perché ci deve essere il nostro impegno ma anche quello del soggetto interessato, con una manifestazione reale di interesse nell'essere accompagnato in un percorso di formazione e riqualificazione ma anche di lavoro».
Non ci sarà, ha poi assicurato Calderone, un «lavoro di Stato», non saranno «inventati posti che non ci sono» ma chi presenterà la domanda verrà chiamato e sarà questa «la vera discontinuità rispetto al passato», sottolineando come «dalla legge Biagi a oggi le politiche attive non hanno mai dato risposte strutturali all'incrocio tra offerta e domanda di lavoro».
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Il Siisl sarà attivo dalla mezzanotte e un secondo di questa sera, ma assicurano sia il ministero che l'Inps, non sarà un «click day» perché non c'è un problema di esaurimento delle risorse: le persone potranno fare domanda e a seguire si attiveranno i processi.
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Dura la Cgil. «La ministra Calderone continua a rassicurare che non ci sarà nessuna bomba sociale, ma la verità è che il governo, nella sua foga ideologica, sta lasciando le persone sole nella loro disperazione» ha commentato la segretaria confederale Daniela Barbaresi, chiedendo che «a partire dalla prossima legge di Bilancio venga ripristinato uno strumento di sostegno al reddito che abbia carattere universale».
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