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    MANGIA E GODI CON CRISTIANA LAURO - DA ENOTECA PINCHIORRI A FIRENZE (TRE STELLE MICHELIN), VIENE PROPOSTA LA CENA DI SAN VALENTINO IN REGIME DI SEPARAZIONE: UN MENÙ PER I MASCHIETTI E UNO PER LE FEMMINUCCE. QUINDI GUARDATE ALTROVE SE I VOSTRI CONFINI DI IDENTITÀ DI GENERE E ORIENTAMENTO SESSUALE NON SONO CHIARI E MANIFESTI O SE FATE PARTE DI UNA COPPIA GAY…


     
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    Cristiana Lauro per Dagospia

     

    https://enotecapinchiorri.it/prenota-una-cena-sv.php

     

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    Che siamo un paese di anziani non devo dirlo io, lo racconta meglio l’istituto INPS. Però posso aggiungere di mio quanto siamo vecchi e primitivi sia nei pensieri che nelle azioni. Quella che i dinosauri si siano estinti è una bufala tremenda, sono stati avvistati di recente diversi esemplari soprattutto nelle grandi città. Da popolo di conservatori stiamo diventando un popolo di reazionari. Dalla padella nella brace. Avanti tutta col regresso!

     

    Alla prima serata del Festival di Sanremo Achille Lauro si è tolto le vesti sul palco con un’aggraziata citazione che ha fatto saltare la mosca al naso a diverse persone.

    Fra pruderie manifeste, “parbleu!” con lo smeraldo al mignolo, facce arrossite che manco con la rosolìa o paragoni con le vestaglie di Renato Zero e l’icona planetaria David Bowie, l’artista è riuscito a provocare, a scuotere e a dire la sua che coincide, peraltro, col titolo del brano che ha proposto: “Me ne frego”.

     

    Sempre in tema di progresso e all’insegna dell’apertura nei confronti del prossimo, l’Enoteca Pinchiorri a Firenze (Tre Stelle Michelin da una vita) ha messo in prenotazione on line il menu di San Valentino per le coppie di innamorati e, in linea coerente con quelli proposti gli scorsi anni, ha diviso le portate con la proposta “per lei” e quella “per lui”.

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    Quindi guardate altrove se i vostri confini di identità di genere e orientamento sessuale non sono chiari e manifesti o se fate parte di una coppia gay, fluttuanti bisex e via dicendo.

    Ma diamo un’occhiata alle proposte per i maschietti e per le femminucce che potete prenotare cercando Pinchiorri su Internet. Il menu per la sera di San Valentino costa 285 euro a persona bevande escluse (non vini esclusi, bevande).

     

    Si parte con un po’ di canapè che invitano a stappare minimo una bottiglia di Champagne, perché non è che due prendono e vanno a Firenze all’ Enoteca Pinchiorri a bere Prosecco. Si prosegue col menu previsto in regime di separazione e qualche piccolo intervallo in comunione dei beni che sono, ad esempio,  “pane e sugo” e “il carciofo tra pescatora e cacciatora” che almeno lascia libera la coppia di stabilire chi dei due preferisce l’amo e chi la carabina.

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    Per Lei: Bocconcino (uno) di sgombro in tempura (la tempura è un tipo di frittura delicatissima, tipica della cucina giapponese) al carbone (che può darci una mano a tamponare quei dannati gonfiori di pancia che tutte quante temiamo) caviale e oro. (L’oro e il caviale servono a bilanciare l’ingrediente principale del piatto che è un pesce povero, seppur generoso di omega tre, con qualcosa che brilla e puzza di ricco. Tanto a noi donne piace solo quella roba lì, non pensiamo ad altro tutto il giorno. Figuriamoci se non lo sanno da Pinchiorri!)

     

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    Per Lui invece: Crespella di calamaro ripiena di funghi porcini secchi (secchi? Ma sono indigesti dai ventidue anni in su), battuto di calamaro crudo (ancora il calamaro, ma del resto ai maschi se non gliela spieghi due volte non c’è verso) e uova di trota (che c’entrava il caviale qui sopra? Tanto il maschio mica percepisce la differenza. Le uova di trota sanno di pesce e se ti piace il gusto del pesce vanno benissimo anche quelle, senza star lì ad aprire un’altra scatoletta di caviale che tanto sei maschio).

     

    Per Lei: Faraona disossata e poi glassata (così stiamo tranquilli se sei burina e mangi con le mani perché con quella glassa faresti un casino che la metà basta), fagottino di cavolo verza (ma no! E il carbone qui no? Porca vacca il cavolo verza mi gonfia come una zampogna) e salvia croccante.

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    Per Lui: Nocette di agnello lucano (per forza, l’uomo è una bestia e mangia i cuccioli. Con rispetto per la Lucania che potremmo ricordare per ben altri prodotti eccezionali), patata fondente alle arachidi (conteniamo il food cost), ricotta e liquirizia (ricotta e liquirizia...bah!)

    E per chiudere la serata altri due piatti in regime di separazione:

     

    Per Lei: polvere ghiacciata (idealmente è un po’ come il concetto di “aria fritta”) di limone, mandorla e rosa (qui ci siamo dai, i fiori son sempre graditi)

     

    Per Lui: Meringa di lampone (la merendina), litchi (che non sa cosa sia ma cerca su google da sotto al tavolo e fa anche la faccia delusa perché chissà che si credeva) e Campari.

    (In questo caso è da considerarsi bevanda inclusa nei 285 euro).

     

     

     

     

     

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