Federico Strumolo per “Libero quotidiano”
fonseca dzeko
Altro che capitani coraggiosi: ormai, in serie A, i coraggiosi sono gli allenatori. Da Fonseca a Gasperini, da Pirlo a Conte: ognuno, a modo suo, sta dimostrando carattere e personalità.
Prendete la Roma. La guerra fredda tra Dzeko e Fonseca è terminata e il bosniaco, in seguito ad un chiarimento col tecnico, è tornato ad allenarsi con il resto dei compagni (è stato dieci giorni fuori squadra per una lite con il mister dopo il ko di Coppa Italia contro lo Spezia). Pace fatta, sì, ma a due condizioni: prima di rientrare in gruppo, Fonseca ha preteso le scuse del suo attaccante che ora, sempre per volere dell'allenatore, non sarà più il capitano della Roma.
Contro la Juventus (si gioca domani alle 18), infatti, nonostante l'assenza dello squalificato Pellegrini, che dal bosniaco ha ereditato la fascia, il capitano sarà Cristante. Passa, dunque, la linea dettata dal tecnico, che da questa vicenda esce vincitore da tutti i punti di vista. E Fonseca non è l'unico allenatore ad aver sfidato - e battuto - il proprio capitano in questa stagione.
PAPU GOMEZ
Ne sanno qualcosa a Bergamo, se si pensa a quanto successo tra Gomez e Gasperini. Anche lì il litigio, con la vittoria diplomatica, alla fine, del tecnico. Il risultato è un'Atalanta che torna a fare grandi prestazioni ed il giocatore costretto a fare le valigie, destinazione Siviglia.
gasperini
Di casi di mister coraggiosi, che non hanno paura di sfidare i propri giocatori, che siano strapagati, stelle della squadra o leader dello spogliatoio, ne è pieno il nostro campionato. Come Pirlo, che non si fa problemi a sostituire Ronaldo nel secondo tempo della semifinale di Coppa Italia tra Inter e Juventus di martedì. E pazienza se il portoghese, in perfetto stile Cr7, non la prenda bene.
O Conte, che nella stessa partita richiama in panchina Vidal, consapevole di scatenare l'ira del cileno. «Toglie sempre il ventidue!», l'urlo imbufalito di Vidal. Screzio, che, in realtà, rappresenta l'ultimo dei problemi in questo momento per Conte. Dopotutto, il più grande nemico dell'allenatore sembra essere la proprietà stessa, protagonista di una trattativa per la cessione dell'Inter.
GASPERINI GOMEZ
Una situazione che costringe Conte ad un doppio lavoro: oltre ad allenare la squadra tutti i giorni, deve proteggere i suoi giocatori dall'incertezza che circonda la squadra.
Di contrasti tra tecnici e giocatori se ne sono visti tanti, negli anni scorsi. Uno dei più clamorosi è stato quello tra Allegri e Bonucci alla Juventus, nella stagione 2016/17. I due, al fischio finale di una vittoria contro il Palermo (4-1), furono protagonisti di un duro battibecco e la società spalleggiò l'allenatore, costringendo il difensore ad assistere alla successiva partita di Champions League contro il Porto dalla tribuna (con la famosa scena di Bonucci che segue la gara seduto su uno sgabello).
INTER JUVE CR7 CAMBIO
Alla fine della stagione il giocatore salutò tutti passando al Milan (per poi tornare in bianconero l'anno successivo). E ancora, come non parlare dello specialista Luciano Spalletti? Autore di una storica guerra con Totti alla Roma (nel 2017, che di fatto pose fine alla lunga carriera del Pupone), tornò presto sotto i riflettori della polemica all'Inter (due anni più tardi) con il famoso duro scontro con Icardi, cui tolse la fascia di capitano).
totti spalletti totti spalletti
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