Estratto da repubblica.it
Dopo l'ennesima tragedia del mare, mentre proseguono gli sbarchi e non si spengono le polemiche, il governo torna a occuparsi del dossier migranti. Questa mattina Giorgia Meloni ha convocato un vertice a Palazzo Chigi con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il titolare della Difesa Guido Crosetto e in videocollegamento i colleghi dei Trasporti Matteo Salvini e degli Esteri Antonio Tajani.
matteo salvini giorgia meloni matteo piantedosi 3
Fonti dell'esecutivo fanno però sapere che al centro dell'incontro non c'è stato solo il dossier migranti, ma anche altri temi, a partire dal nodo sicurezza più in generale. Nel vertice si è inoltre parlato della possibilità di introdurre la sorveglianza marittima rafforzata.
E stando ai dati del Viminale, sono 20.017 i migranti sbarcati in Italia quest'anno, più del triplo di quelli registrati nello stesso periodo del 2022 (6.152). L'impennata si è concentrata in particolare nei tre giorni 9-11 marzo, quando sono arrivate ben 4.566 persone. Le nazionalità più rappresentate sono ivoriani (2.410), guineani (2.380), bengalesi (1.506). I minori non accompagnati sono 1.965.
La sorveglianza marittima
matteo salvini giorgia meloni matteo piantedosi 2
Tra gli scenari presi in considerazione da Meloni, c'è quello di un maggior coordinamento sulla sorveglianza marittima per l'individuazione dei barconi che trasportano migranti in acque extraterritoriali, con il coinvolgimento quindi della Marina militare, che ha gli strumenti tecnologici adeguati. Una misura che andava in questa direzione era stata prevista nelle prime bozze del decreto sul contrasto all'immigrazione irregolare, poi stralciata prima del varo del testo definitivo da parte del Consiglio dei ministri a Cutro.
L'allarme di Crosetto
piantedosi salvini meloni
Intanto, mentre non si placano le accuse contro il governo per la strage di Cutro, dove il 26 febbraio un barcone di migranti è affondato provocando 78 vittime accertate, il ministro Crosetto lancia l'allarme ipotizzando infiltrazioni dei mercenario russi della Wagner nei Paesi africani. "Mi sembra - sostiene l'esponente di FdI - che ormai si possa affermare che l'aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni Paesi Africani".
(…)
CROSETTO MELONI
GIORGIA MELONI GUIDO CROSETTO - FOTOMONTAGGIO IL FATTO QUOTIDIANO