Chiara Ugolini per “La Repubblica”
The Dropout la serie
Sono giovani, visionari, affamati di successo, convinti di poter cambiare il mondo, almeno il loro. Hanno idee grandiose, che perseguono con una dedizione invidiabile che non gli permette, però, di vedere i propri errori e passi falsi. Sono personaggi perfetti per un dramma seriale e infatti le loro storie vere, realmente accadute, stanno trovando spazio nelle diverse piattaforme, anche se qui sono più o meno romanzate.
Super Pumped la serie
Adam Neumann in soli dieci anni ha trasformato l'azienda di coworking WeWork nella terza compagnia privata di maggior valore prima di vedersi esautorare totalmente a causa dei suoi eccessi; Anna Delvey è arrivata a un passo dall'ottenere un prestito di 40 milioni di dollari per realizzare, a New York, il più esclusivo club dedicato all'arte contemporanea prima di essere smascherata in quanto finta ereditiera russa, abile nel farsi passare per chi non era.
Inventing Anna la serie
Travis Kalanick ha rivoluzionato il mondo dei taxi inventando Uber e trasformandolo in uno dei pilastri della gig economy, salvo poi venire accusato di aver creato un luogo di lavoro tossico, soprattutto per quanto riguarda le donne. Elizabeth Holmes era convinta di diventare la nuova Steve Jobs grazie a una tecnologia che, con una sola goccia di sangue, realizzava esami clinici: nel giro di un anno è passata dall'essere "la più giovane miliardaria" secondo Forbes alla "leader più deludente" secondo Fortune ed essere accusata di frode.
We Crashed la serie 6
Storie diverse, serie diverse, ma personaggi accomunati da una disperata voglia di farcela, sempre e a qualunque prezzo. "Fake it till you make it", "Fingi fino a quando non lo ottieni", dicono gli americani.
Ad Adam Neumann e a sua moglie Rebekah Paltrow, cugina di Gwyneth, è dedicata la serie We-Crashed (su AppleTv+) con due premi Oscar, Jared Leto e Anne Hathaway, a incarnare la coppia di imprenditori capaci di creare un marchio globale del valore di 47 miliardi di dollari che, in meno di un anno, è crollato.
We Crashed la serie 5
«L'interesse per questo tipo di personaggi è forte - spiega lo showrunner Drew Crevello che, con Lee Eisenberg, firma WeCrashed - nell'autunno del 2019 c'è stata quella che viene definita "la fuga degli unicorni": molte di queste aziende da miliardi di dollari, piene di sogni e speranze, sono entrate in borsa: alcune hanno preso il volo, altre sono crollate e andate in fumo. Ci sono tante storie di questo tipo perché viviamo questo momento del ciclo storico e del business e perché sono storie che attraggono gli spettatori. Il dramma è fatto di conflitti. Raccontare la vita di persone simpatiche che non hanno lasciato il segno non ha nessun interesse drammaturgico: i personaggi migliori cui il pubblico presta attenzione sono quelli conflittuali».
We Crashed la serie 4
Attenzione ce n'è, senza alcun dubbio, per Inventing Anna. La serie di Shonda Rhimes con Julia Garner a incarnare Anna Sorokin, la ventenne idolo del jet set arrivata a un passo dal gabbare Wall Street è la più vista di Netflix, seconda solo al coreano Squid Game, segno che il pubblico subisce il fascino dei personaggi controversi, ricchi di luci e di ombre.
We Crashed la serie
Fascino che esercitano anche sugli attori che li interpretano: «Non dico che quello che Anna ha fatto sia giusto, ma sono convinta che sia molto facile giudicare le persone senza vivere le loro esperienze. Esistono misure diverse per uomini e donne: ci sono uomini dappertutto che compiono le stesse azioni di Anna ma non vengono condannati o tenuti in carcere la quantità di tempo che è stata riservata a lei. Sono convinta che questo doppio standard sia incredibilmente ingiusto. Tutto ciò non è cambiato, ancora oggi è così», fa notare Julia Garner. Intanto la vera Anna Sorokin dopo aver visto la serie ha fatto sapere che, rispetto al suo alter ego televisivo, lei è meno sfacciata e più sicura di sé e che comunque non è più quella di una volta.
We Crashed la serie 2
Uscita negli Stati Uniti a fine febbraio su Showtime (destinato a Paramount+ quando debutterà in Italia), la serie Super pumped: The battle for Uber con Joseph Gordon-Levitt, racconta la parabola di Travis Kalanick, cofondatore e amministratore delegato di Uber. Uomo spietato nei confronti dei dipendenti, costretti a lavorare di notte e nei festivi senza maggiorazioni, accusato di aver creato un ambiente misogino e bullizzante nonché di caricare sui conti aziendali le spese per le frequenti visite agli strip club in compagnia degli altri dirigenti. Poi, le accuse di molestie che lo hanno portato alle dimissioni.
We Crashed la serie 3
Amanda Seyfried è Elizabeth Holmes in Dropout, la serie da aprile su Disney+ "ispirata a un'incredibile storia vera", quella di una giovane studentessa di Harvard che, nel 2003, molla gli studi di ingegneria chimica per fondare Theranos, società basata su un macchinario e una app che permettono esami clinici accurati con una piccolissima quantità di sangue. L'idea veniva dal desiderio di democratizzare la sanità Usa rendendo più semplici e meno costosi alcuni esami, ma anche dal suo terrore per aghi e siringhe.
We Crashed la serie 7
Nel giro di un paio di anni, grazie anche alle conoscenze familiari (il padre era vicepresidente della Enron, la madre era assistente parlamentare al servizio di Charlie Wilson) è arrivata a trasformare Theranos in una società del valore di 9 miliardi di dollari (la metà era sua) con oltre 400 milioni in capitale di rischio. Alcune inchieste giornalistiche hanno però svelato che molti risultati erano stati falsati; dallo scandalo scaturì la causa che è arrivata a un primo traguardo a gennaio, quando Holmes è stata condannata per quattro capi di imputazione. Oggi, rischia fino a vent'anni di carcere.
We Crashed la serie 8
«Il pubblico ama le storie di ascesa e caduta perché offrono emozioni forti e contrastanti. Durante la fase di ascesa siamo eccitati di partecipare al processo, ci godiamo il successo con i personaggi. È un po' come essere sulle montagne russe: si sale e poi quando si arriva in cima e forse si è andati troppo oltre si assiste alla caduta. Nel frattempo i personaggi hanno fatto cose su cui non si è d'accordo e si prova frustrazione nei loro confronti, quindi con la caduta ci si ritrova a godersi in qualche modo il loro fallimento», spiega Crevello. Che aggiunge: «Lo dice anche Freud: esiste una sorta di appagamento nel dire "hanno avuto ciò che si meritavano"».
Crevello fa notare come per We-Crashed «abbiamo preso una storia di ascesa e caduta lavorando però sui personaggi in modo che il pubblico ci si affezionasse: sia ai protagonisti che agli altri, come gli impiegati, gli amici, gli investitori, in modo che le emozioni fossero un po' più complesse. E, soprattutto, che quella vicenda portasse chi sta davanti allo schermo a interrogarsi anche un po' su se stesso».